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Cronaca

Harry’s bar di Venezia, le banche fanno abdicare il re Arrigo

La crisi economica, che porta sempre meno statunitensi a Venezia (e nel noto bar) si sente nei conti. I "nuovi" ricchi non coprono infatti i posti lasciati vuoti dai "vecchi"

Tre anni sono troppi, anche per uno dei bar più noti al mondo. Arrigo Cipriani, storico titolare del famoso Harry’s bar di Venezia, deve fare un passo indietro: la società verrà commissariata. Sono state le banche, creditrici per 6 milioni di euro, ad imporre i due manager: Gianluca D’Avanzo e Salvatore Cerchione del fondo Blue Sky Investment. La notizia è stata resa nota dal quotidiano finanziario “Mf” e non ha ricevuto smentite. La crisi economica, che porta sempre meno statunitensi a Venezia (e nel noto bar) si sente nei conti. I “nuovi” ricchi non coprono infatti i posti lasciati vuoti dai “vecchi”.

L’ottantenne presidente e amministratore delegato veneziano ha dovuto subire la decisione della Banca popolare di Vicenza e il Banco Popolare, principali creditori. E a farne le spese saranno i dipendenti. Attualmente sono 70 i dipendenti nella sede veneziana, ma la scure della nuova dirigenza si abbatterà principalmente su di loro. Magra consolazione per il doge della ristorazione: “Non mi avevano voluto credere - spiega Cipriani parlando dei dipendenti - che c’erano problemi e bisognava che tutti facessimo un passo indietro. Ora dovranno credere ad altri, che hanno il compito di ridurre i costi in un modo o nell’altro.  Questi due manager dovranno arrivare ad un accordo con il personale che preveda una riduzione dei costi per evitare licenziamenti”. 

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