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Cronaca

I Comitati Privati preoccupati per Venezia: "Come sarà col Contorta?"

L'associazione che opera per la salvaguardia della città, "braccio destro" dell'Unesco: "Serve capire le conseguenze sulla laguna dell'opera"

Mettono sul piatto molti soldi, e spesso costituiscono l'unica possibilità per recuperare o salvaguardare tesori lagunari per cui altrimenti il panorama sarebbe molto fosco. Sono i Comitati Privati internazionali per la salvaguardia di Venezia, che hanno attualmente in corso o in fase di avvio 25 progetti di restauro dei beni artistici e architettonici della città, per un importo totale che supera i dieci milioni di euro. Non certo bruscolini in tempi di vacche magre. Dalla loro assemblea annuale di venerdì, però, si è levata forte la preoccupazione per il fatto che il progetto dello scavo Contorta - Sant'Angelo possa essere approvato senza uno "studio approfondito delle conseguenze sull'idrodinamica della laguna e in particolare della zona più prossima a Venezia". Questo si legge tra le "raccomandazioni" emesse al termine della riunione, che si è tenuta nella sede Unesco di Palazzo Zorzi.  

"A 40 anni dallo scavo del Canale dei Petroli, considerato l'impatto che esso ha avuto sulla laguna circostante - scrivono i Comitati privati -, desta preoccupazione il fatto che la decisione di un progetto importante, ossia lo scavo del Canale Contorta, possa essere presa senza uno studio approfondito. Si raccomanda che la progettazione di opere in laguna sia fatta valutando scientificamente le conseguenze a breve e a lungo termine".

La seconda 'raccomandazione' discende dalla riduzione del finanziamento del Governo Italiano all'Unesco, per la quale - osservano i Comitati - si ventila "la possibilità di un drastico ridimensionamento dell'Ufficio di Venezia". Una collaborazione, quella Unesco-Comitati privati, che ha portato nel corso di quasi 50 anni al compimento di 717 restauri. "Si raccomanda che l'Ufficio Unesco - è detto nel documento - possa continuare la collaborazione con i Comitati per non compromettere iniziative che, finanziate da privati, sono risultate essenziali per la sopravvivenza del patrimonio storico, artistico e culturale pubblico di Venezia". Attualmente l'associazione riunisce ventitré membri di 11 paesi diversi. Sin dal 1997 gode dello speciale status di organizzazione Non Governativa in relazione operativa con l'Unesco.

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