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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Dolo

Colto da ictus, poi la corsa disperata all'ospedale: infermiere salvato in extremis

È la disavventura capitata a Diego Toffanin, 48 anni: la sua vita è salva grazie ai colleghi dell'Ulss 13 impiegati a Dolo e Mirano, ora è impegnato in un percorso di riabilitazione

Un incubo a occhi aperti: circa un mese fa Diego Toffanin si è svegliato senza più riuscire a muoversi e a parlare, completamente impotente. La vicenda è riportata dai quotidiani locali. La prima a soccorrerlo è stata la moglie, Carla Favero. Entrambi sono infermieri: lui, 48 anni, è impiegato al pronto soccorso di Dolo, mentre lei lavora nel laboratorio analisi di Mirano. Si rendono conto della gravità della situazione, l'uomo perde anche coscienza. Si riesce comunque e caricarlo in auto per una corsa disperata in direzione dell'ospedale di Dolo.

Qui i medici gli riscontrano un ictus ischemico, causato da una dissezione carotidea occlusiva. Il rischio è la paralisi, come minimo. Subito si decide per il trasferimento alla Cardiologia di Mirano, dove il paziente viene accolto dal primario Salvatore Saccà che procede con l'operazione, doppia: bisogna ricanalizzare la carotide, riaprendola con l'aiuto degli stent e permettendo il flusso regolare di sangue e ossigeno al cervello; e poi intervenire su un'ulcera nell'altra carotide.

Al termine dell'operazione Diego si riprende: si sveglia, parla e riesce a muovere gli arti. Dopo oltre un mese è ancora alle prese con un percorso di fisioterapia e riabilitazione neurologica, ma è salvo. Assieme alla moglie ha scritto una lettera per ringraziare tutti i professionisti che gli hanno permesso di rimanere in vita. Una storia a lieto fine per cui si è congratulato anche il direttore dell'Ulss 13, Giuseppe Dal Ben.

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