rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca San Marco / Riva del Carbon

Il Comune naviga in cattive acque, ancora "fuori" di 62 milioni di euro

Difficile quadro dei conti. Brugnaro: "Questo ci hanno lasciato le amministrazioni passate". Tendoni abusivi al mercato di Rialto da rimuovere

Ca' Farsetti oggi è "fuori" di 62 milioni di euro rispetto alla cifra fissata dal patto di Stabilità, ossia poco più di 18 milioni di euro e mezzo. Ad affermarlo, nell'ambito di quella che lui chiama "operazione verità", il sindaco Luigi Brugnaro, con al suo fianco l'assessore al Bilancio Michele Zuin. I due hanno parlato con i giornalisti al termine dell'ultima seduta di Giunta comunale, durante la quale è stata approvata la delibera con cui si ufficializza lo sforamento, che poi andrà in commissione. "Dobbiamo dire ai cittadini - ha spiegato il primo cittadino - quanto stiamo trovando, cosa ci hanno lasciato le amministrazioni precedenti". "Possiamo non pagare le aziende del territorio veneziano che hanno lavorato per noi e rischiare di metterle in ginocchio? Noi diciamo di no", ha sottolineato l'assessore Zuin. Dunque l'obiettivo primario diventa quello di trovare il modo di introitare maggiori entrate, anche perché continua a essere rovente il braccio di ferro con i dipendenti comunali, alle prese con i tagli derivanti dall'azzeramento del fondo di produttività. In qualche modo dovrà essere rimpinguato attraverso nuove entrate. 

LA PROTESTA DEI DIPENDENTI COMUNALI - I sindacati hanno annunciato una loro presenza massiccia durante la prossima seduta del Consiglio comunale di giovedì (ore 15). Saranno "armati" di fischietti e di slogan contro il taglio della parte variabile del loro stipendio: "Comprendo le ragioni della protesta - ha commentato Brugnaro - con grande serenità e amarezza. Mi auguro solo che i toni non superino un certo limite, anche perché, in tal caso, non si farebbe il bene dei cittadini, soprattutto di quelli più poveri".

TENDONI ABUSIVI AL MERCATO DI RIALTO - Il primo cittadino ha anche commentato la richiesta di Procura e Soprintendenza di rimuovere alcuni tendoni rossi abusivi posti su immobili vincolati al mercato del pesce di Rialto. "E' una vicenda che senza dubbio va risolta - ha detto  - Li rimuoveremo e faremo il necessario decreto di sanità pubblica, nel rispetto della gente che lavora, anche se il problema risale a una decina di anni fa e negli ultimi anni non si è fatto nulla: è uno di quei 'regali' che ci hanno lasciato vent'anni di non governo della città. Il vero tema - ha proseguito - sono i 300mila euro che servono per rimettere a posto la situazione e, soprattutto, la necessità di non strangolare la città su tutte queste cose. C'è infatti un atteggiamento generale sbagliato, perché, invece, bisogna ridare respiro all'amministrazione comunale che i cittadini hanno votato chiedendo un cambiamento. Come ha detto ieri il ministro Delrio, bisogna tornare ad ascoltare la città: dovrebbero, secondo me, dirlo tutti". 

VISITE AL MOSE, IL DAY AFTER - Inevitabile che il discorso cadesse anche sul tema obbligato del giorno prima, caratterizzato dalla visita al cantiere del Mose. In ballo la futura gestione del sistema di paratoie mobili, che il Comune vorrebbe per sé: "Quando dico che spetta al Comune decidere come gestire il Mose, così come candido il Comune a gestire il centro di previsione - ha affermato - intendo dire che la parola d'ordine deve essere coordinarsi, perchè in questa città, c'è da tenere presente il tema del talento e della meritocrazia, anche nella sua gestione. L'atteggiamento da tenere nei confronti del Mose - ha proseguito - non deve dunque essere fisso, ma variabile, visto che dovremo sentire anche il Porto, con la gran fortuna che le crociere non fanno linea d'inverno. E' possibile una programmazione operativa, si tratta di ragionare con le categorie in una logica di partecipazione che dovrebbe valere anche su altre tematiche come sicurezza, tutela del patrimonio o ambiente. Devono insomma decidere i cittadini, invertendo la rotta dei decreti fatti lontano dalla gente, perché non siamo più disposti a tollerare interventi a gamba tesa su tutto".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Comune naviga in cattive acque, ancora "fuori" di 62 milioni di euro

VeneziaToday è in caricamento