E il nuovo commissariato di polizia di Jesolo tanto promesso alla cittadinanza, da parte di tutti i politici succeduti fino ad oggi, che fine ha fatto?

Per iniziare a parlare del Nuovo Commissariato di Polizia di Jesolo bisognerebbe tornare indietro di 10 anni, quando l'allora Marcello Basso, senatore dei Democratici di sinistra e storico ex-sindaco di San Stino nel 2003, con una interrogazione parlamentare, ai Ministri dell'Interno, on. Giuseppe Pisanu e della Difesa, on. Antonio Martino metteva nel mirino il problema dell'ordine pubblico nella provincia di Venezia, e in particolare nel Veneto orientale. In modo particolare le località balneari. Nel litorale che comprende Jesolo, Cavallino, Eraclea, Caorle e Bibione la popolazione, durante l'estate, cresce in modo esponenziale per la presenza media di circa 25 milioni di turisti.

Fatta questa doverosa premessa, c'è da dire che, la stagione estiva 2013 è iniziata. Le parole scritte più di 10 anni fa dal Senatore Basso, sono l'esatta fotografia di quello che accade oggi. Con l'aggiunta di altra delinquenza per le strade.

Quindi parlare di delinquenza è fin troppo facile, ma sapere che, abbiamo le nostre forze dell'ordine, agenti di polizia che dovrebbero vigilare sulla nostra sicurezza a Jesolo e/o nelle spiagge limitrofe con una caserma, l'odierna, vecchia e non all'altezza. I lavori di costruzione del nuovo commissariato sono fermi.

I lavori di costruzione del nuovo edificio in Via XIII Martiri erano iniziati il 23 ottobre 2011, per poi fermarsi nell'ottobre dell'anno scorso per gravi inadempienze da parte della ditta appaltatrice, ergo la provincia di Venezia decise di risolvere il contratto. Oggi maggio 2013, tutto è ancora fermo in attesa di riassegnazione dell'appalto.