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Cronaca Campalto / Via Porto di Cavergnago

Il porto di Venezia apre un terminal ai controlli sui vegetali importati

Si vuole prevenire l’introduzione nella Comunità europea di organismi nocivi. Dopo le verifiche sulla partita, verrà rilasciato un nulla-osta che permette alla spedizione di circolare nei Paesi comunitari

L’Autorità portuale di Venezia metterà gratuitamente a disposizione della Regione alcuni locali del porto commerciale di Marghera, Terminal Vecon, da utilizzare per l’esecuzione dei controlli fitosanitari dei prodotti in importazione. E’ quanto prevede una convenzione che verrà sottoscritta tra i due enti, finalizzata al rispetto delle norme in materia a garanzia della sicurezza sanitaria ed alimentare. Il testo dell’accordo è stato approvato dalla Giunta veneta, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Franco Manzato, di concerto con il vicepresidente Marino Zorzato.

“L’iniziativa – ha ricordato Manzato – risponde a prescrizioni legislative il cui obiettivo è di prevenire l’introduzione nella Comunità europea di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e di evitare la loro diffusione nel territorio comunitario. Si tratta di un problema molto serio e sempre più attuale, se solo si pensa alle numerose e micidiali fitopatologie o parassitosi provenienti da aree anche molto lontane del pianeta, giunte per diverse vie da noi e che minacciano non poche delle nostre preziose colture”.

L’esecuzione dei controlli è affidata ai Servizi fitosanitari regionali, che hanno appunto anche il compito di verificare che le spedizioni di vegetali o di prodotti vegetali soddisfino specifici requisiti fitosanitari richiesti dall’Unione Europea. Dopo il controllo con buon esito sulla partita o sulla spedizione, viene rilasciato un nulla-osta all’importazione, che permette alla spedizione di circolare nei Paesi comunitari. Il porto di Venezia è il principale punto di entrata comunitario di prodotti da sottoporre ad esame fitosanitario della Regione del Veneto (circa 600 spedizioni nel 2012), cui si aggiungono il porto di Chioggia e gli aeroporti di Venezia e Verona.

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