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Cronaca Marghera

Si accendono le luci su Porto Marghera: illuminati serbatoi, ponte Bossi e torre dell'acquedotto

Varie sfumature di colore sulle strutture con un richiamo al tricolore per i serbatoi della bioraffineria Eni. Il sindaco Brugnaro: "Celebriamo la contemporaneità dell'area industriale”

Si vestono di nuova luce, da lunedì sera, i serbatoi della bioraffinera En, il ponte Bossi e la torre dell'acquedotto a Porto Maghera. Un'idea che, secondo le parole del sindaco Luigi Brugnaro, vuole "celebrare la contemporaneità dell'area industriale".

Illuminazione Porto Marghera

Il progetto

Curato dall'architetto Trazzi e sostenuto, oltre che da Eni, anche dalla Fondazione Musei Civici, si utilizzano la luce e il colore come metafore della vita, per influire sulla percezione architettonica degli spazi industriali ed accentuarne il significato simbolico. Dopo la mostra d'arte allestita a palazzo Ducale e dedicata alle materie prime che venivano lavorate nel polo industriale, e il concerto della Fenice in occasione del Centenario, la contemporaneità di Porto Marghera, da lunedì sera vive di un ulteriore passaggio significativo: l'illuminazione artistica dei serbatoi delle bioraffineria Eni, del ponte Bossi, infrastruttura per il trasporto dei prodotti degli impianti di Versalis (Eni), e della torre dell'acquedotto di Marghera.

Richiamo al tricolore

Dal punto di vista tecnico, l'illuminazione è effettuata attraverso degli spot “Focus” con lampade ad alogenuri metallici di potenza variabile fino a 1.200 Watt ciascuno, con un sistema dicroico di cambio colore e delle strisce led cangianti. Si vestono così le varie strutture con più sfumature di colore a declinare tutte le cromie dello spettro luminoso, con un richiamo particolare al tricolore nei serbatoi della bioraffineria Eni. Il progetto illuminotecnico è stato realizzato da Space Cannon SNe, azienda italiana leader del settore, che ha dato luce ai giochi olimpici di Torino 2006 e alle torri luminose delle cerimonie di anniversario dell'11 settembre a New York.

"Valore emozionale"

“Abbiamo oggi il privilegio di illuminare i prossimi 100 anni di Marghera e di tutta la Città metropolitana - spiega il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro - e lo faremo attraverso una solida politica di rilancio industriale che la nostra amministrazione sta promuovendo, sostenendo le realtà già presenti e favorendo l'attrazione di nuovi investimenti. Ho sempre sostenuto che il futuro di Venezia passi attraverso lo sviluppo di Porto Marghera: le installazioni di luce sono un segno della fiducia che la città ha nelle proprie risorse e un esempio tangibile della volontà di rilanciarsi. I serbatoi, il ponte Bossi e la torre dell'acquedotto di Marghera sono ricordi della grande storia di uno dei più importanti poli industriali europei: la luce li spoglia delle proprie funzioni tecniche e li riveste di una nuova vocazione estetica ed emozionale per cui voglio ringraziare quanti si sono prodigati alla realizzazione di queste installazioni, molto complicate dal punto di vista tecnologico, e le aziende che le hanno ospitate, in particolare Eni, partner unico del Centenario, Veritas e Cereal Docks, Fondazione Muve e Space Cannon Sne”.

Un super faro alla Cereal Docks

Lunedì prossimo alle 18.30 si svolgerà la cerimonia pubblica di accensione di Ramses II, faro allo xenon della potenza 72.000 watt, gentilmente ospitato da Cereal Docks. Si tratta della più potente apparecchiatura di illuminazione a testa mobile del mondo, che solcherà il cielo con una lama di luce, simbolo contemporaneo della centralità di Porto Marghera.

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