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Cronaca Tessera

Diretti in Svezia coi documenti falsi Sedici eritrei fermati al Marco Polo

Un gruppo di migranti sbarcati a Lampedusa avevano risalito l'Italia per poi volare a Stoccolma. Fermati dalla polizia, saranno denunciati

Erano sbarcati sulla costa di Lampedusa nelle ultime settimane e poi, con mezzi di fortuna, avevano risalito l’Italia da nord a sud arrivando fino all’aeroporto Marco Polo di Venezia. Dallo scalo veneziano sabato pomeriggio erano pronti a volare verso la Svezia, ma durante le procedure d’imbarco gli uomini della sicurezza hanno subito capito che c’era qualcosa di strano: i loro documenti erano falsi. I passaporti falsificati sono stati scoperti durante i controlli della Polizia di Frontiera e, come riporta la Nuova Venezia, il folto gruppo di cittadini eritrei è stato subito fermato e denunciato.

Pare che nel gruppo in partenza per la Svezia ci fossero pure una donna e tre ragazzi minorenni. Le indagini sono ancora in corso ma dalle prime ricostruzioni è emerso che gli immigrati sarebbero arrivati in Italia una quindicina di giorni fa a bordo dei barconi tornati tragicamente su tutte le prime pagine negli ultimi giorni. Alcuni sono arrivati sei mesi fa, altri due settimane. Molti di loro sono passati per Milano, e proprio il capoluogo lombardo sarebbe stato teatro di un’architettata operazione di falsificazione di documenti.

La Svezia era già nel mirino, considerato un polo sicuro dove trovare rifugio grazie anche ad alcune normative favorevoli introdotte dal governo di Stoccolma. Ma il miraggio nordico è già svanito, il gruppo rimarrà in Italia in attesa degli accertamenti della Polizia.

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