Imprenditore in bolletta e cacciato di casa è costretto a rubare soldi dalle slot machines
Un chioggiotto di 45 anni è stato fermato dai carabinieri dopo che si era intrufolato nel bar "New Dandy bar" di via Marco Polo. Il giudice l'ha condannato a sei mesi di reclusione
Il finale parla chiaro: una condanna a sei mesi di reclusione per tentato furto, sospesa con la condizionale. La storia di E.B, chioggiotto di 45 anni però è ricca di molte sfacettature. L'uomo, il 2 febbraio scorso, era stato braccato dai carabinieri mentre, dopo essere riuscito ad entrare dalle finestre del "New Dandy bar" di via Marco Polo a Chioggia, stava rubando tutti i soldi delle slot machines.
Come riporta La Nuova Venezia, il ladro sarebbe stato scoperto per puro caso dal figlio del titolare del bar che stava passando di lì e, dopo essere stato preso con le mani nel sacco e con addosso diversi arnesi da fracasso, non avrebbe potuto far altro che ammettere tutto. Il colpo di scena però, sarebbe arrivato durante l'udienza di martedì, in cui l'arrestato avrebbe ammesso di essere costretto a rubare per colpa della crisi. Secondo le sue parole infatti, lui sarebbe stato un costruttore edile finito in rovina, tanto da doversi riciclare come malvivente.
L'uomo inoltre sarebbe stato anche cacciato da casa, e dovrebbe pagare un ulteriore affitto con dei soldi che probabilmente non ha. Il suo avvocato quindi non avrebbe chiesto l'assoluzione, in quanto comunque l'ex imprenditore avrebbe confessato tutto, ma il suo obiettivo sarebbe stato quello di far scattare le attenuanti che esistono in caso di stato di necessità. Per ora al novello ladruncolo è stata inflitta la condanna a sei mesi, ma di carcere non farà nemmeno un giorno in quanto è stata sospesa con la condizionale, condizionale che prevede proprio che l'ex imprenditore non si dedichi più alla sua nuova "attivit" di malvivente, altrimenti in prigione ci finirà per scontare entrambi le pene.
