Azienda in crisi, si riciclano ladri Finisce in manette tutta la banda
Individuati gli ultimi due complici del commando che venne bloccato dai carabinieri a fine marzo in un'abitazione di Valgrande a Chioggia
Voleva regalarsi una Pasqua migliore. Ha trovato invece le manette. Un imprenditore agricolo con due dipendenti (tra cui il figlio) a fine marzo furono arrestati dai carabinieri della compagnia di Chioggia a Valgrande, una località rurale della città clodiense. Visto che i conti erano in rosso, avevano deciso di svaligiare l'abitazione di un'altra azienda agricola. Alla fine, però, il piano naufragò dopo pochi minuti e tutti vennero sorpresi in flagrante dai militari dell'Arma.
L'AZIENDA E' IN CRISI, IMPRENDITORE SI RICICLA LADRO
Tutti meno due complici che, vista la malparata, riuscirono a fuggire attraverso i campi. Si tratta di un 49enne di Chioggia, residente poco distante dall'azienda agricola dell'imprenditore arrestato, e di un 43enne di nazionalità romena residente ad Aprilia, in provincia di Latina. Il primo è finito ai domiciliari perché incensurato, il secondo, invece, è stato accompagnato al carcere di Rebibbia. Dovranno rispondere di furto in abitazione aggravato e poero illegale di armi.
Durante i momenti convulsi della cattura, infatti, qualcuno dei tre arrestati in flagrante aveva tentato di contattare via telefono i fuggitivi, senza successo. Gli inquirenti, grazie ai tabulati telefonici, sono quindi riusciti a chiudere il cerchio delle indagini. La notte del 29 marzo scorso il primo a essere bloccato fu il figlio 21enne dell'imprenditore, sorpreso a bordo di una Fiat Punto con motore acceso con nel marsupio una pistola calibro 7,65 perfettamente funzionante. Col colpo in canna e un altro nel caricatore. Vicino anche una scatola con 37 proiettili.