rotate-mobile
Cronaca

Anno giudiziario al via: "A Venezia c'è ancora corruzione negli appalti"

In Veneto aumentano i furti (+90%), le rapine (+31%) e i reati di attività terroristiche (da 7 a 12). Il Procuratore: "I cittadini si sentono insicuri"

Non sono rassicuranti i dati presentati dal presidente della corte d'appello di Venezia, Antonino Mazzeo Rinaldi, nel corso del'inaugurazione dell'anno giudiziario a Venezia. In particolare quello dei reati contro il patrimonio, che in Veneto, tra luglio 2013 e giugno 2014, hanno registrato un aumento di quasi il 90% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Crescono i furti nelle abitazioni: da 2.463 a 4.739 (+92%) a carico di ignoti, da 673 a 1.144 (+92%) quelli che hanno visto individuati i responsabili, che quindi ammontano al 20% sul totale. Le rapine passano da 1.723 a 2.294 (+31%) e l'usura da 181 casi a 294 (+60%). Infine gli omicidi, che salgono da 40 a 43: tra questi si contano 17 femminicidi, contro i 14 del report precedente. Ma sono proprio i reati predatori a preoccupare maggiormente l'opinione pubblica, è stato spiegato, perché instillano nel cittadino una grave sensazione di insicurezza.

In Veneto aumenta anche il numero delle iscrizioni per i reati di attività terroristiche, che passano da 7 a 12. Mazzeo Rinaldi non ha però specificato se si tratti di atti di matrice politica o religiosa.

Nella relazione il Procuratore evidenzia il persistere di reati nella pubblica amministrazione, da inquadrare in un preoccupante sistema di corruzione. Perdura, insomma, la pratica criminale dello scambio di tangenti e della manipolazione degli appalti, attività che ha un forte e negativo impatto socio-economico. Si è comunque fatto notare che la sempre più elevata specializzazione delle forze di polizia ha sicuramente contribuito a far emergere nuovi fatti criminosi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Anno giudiziario al via: "A Venezia c'è ancora corruzione negli appalti"

VeneziaToday è in caricamento