Litiga con la fidanzata, poi le incendia l'appartamento: in arresto a Caorle

Fuori di sé dopo un litigio con la fidanzata, decide per rappresarglia di incendiare l'appartamento in cui vivono. La vicenda a San Giorgio di Livenza, frazione di Caorle, domenica sera: protagonista un uomo di origine marocchina di 30 anni che, furioso, rovescia in casa una una tanica di benzina e poi appicca il fuoco. Il fatto poco prima delle 23: il rogo si propaga velocemente e in pochi minuti l'abitazione, di proprietà del 30enne, viene invasa dalle fiamme.

Sul posto si precipitano i vigili del fuoco, subito al lavoro per domare l'incendio. La donna nel frattempo riesce a mettersi in salvo senza riportare conseguenze, ma l'appartamento rimane completamente distrutto. Intervengono anche i carabinieri, che ascoltano le testimonianze di vicini e conoscenti, individuando il malfattore nei minuti successivi e procedendo al suo arresto. Le operazioni dei pompieri intanto proseguono a lungo, quasi fino alle 3 del mattino.

I carabinieri appurano che, al culmine dell’ennesimo litigio con la ragazza, quest'ultima aveva lasciato l’appartamento: lui, in preda ad una irrefrenabile ira, cosparge di benzina alcune stanze e poi, dopo aver innescato l’incendio, si precipita in strada all’inseguimento della ragazza, che nel frattempo si è allontanata in macchina. L'uomo la raggiunge a bordo della propria moto e le taglia la strada, poi, per impedirle di proseguire la marcia, manda in pezzi il parabrezza anteriore dell'auto. È in quei momenti concitati che la ragazza contatta il 112 per chiedere aiuto, convincendo il violento a fuggire. Il 30enne viene poi arrestato per incendio, atti persecutori e danneggiamento, infine condotto al carcere di Pordenone. La ragazza, seppur illesa, è stata affidata alle cure dei sanitari per accertamenti più approfonditi.