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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cavallino-Treporti / Ca' Savio

Il devastante incendio di Ca' Savio, pista dolosa sempre più probabile

Il rogo ha distrutto un capannone di slot. Danni per oltre un milione. I residenti parlano di una propagazione anomala, troppo veloce

Le indagini sono ancora in corso, anche perché serve tempo per gli accertamenti vista la violenza con cui le fiamme hanno completamente distrutto un esteso capannone di una ditta che tratta di slot machine e video poker, oltre che tanti altri marchingegni che si possono trovare nei locali pubblici o nelle sale giochi.

Il tetto è stato completamente distrutto e con esso sono stati danneggiati tutti i prodotti che erano custoditi all'interno dello stabile di via del Vetraio a Ca' Savio. Se all'inizio sembrava farsi sempre più probabile l'ipotesi di un cortocircuito, è ascoltando le testimonianze dei residenti che poco prima della mezzanotte si sono riversati in strada che tutto torna in gioco. Anzi, la prospettiva ora si ribalta: prende sempre più piede, infatti, la possibilità che le fiamme non siano state causate da un incidente, bensì da qualche "manina" che potrebbe aver voluto mettere i bastoni tra le ruote all'attività della ditta.

I testimoni, infatti, hanno raccontato di una velocità anomala di propagazione del fuoco: in poco più di dieci minuti il rogo si era già impadronito dell'intero edificio. Racconti tutti concordanti sul punto, che non possono che instillare il dubbio. Anche se le migliaia di palline di plastica che si trovavano all'interno potrebbero aver comunque costiuito un "accelerante". Gli inquirenti, intanto, continuano il proprio lavoro. Sopralluoghi sia giovedì che venerdì per cercare di far luce sul punto esatto da cui è scaturita la scintilla fatale, oltre che per individuare elementi in grado di far prendere alle indagini una direzione precisa. I danni, in ogni caso, sarebbero pesantissimi: si parla di circa un milione di euro, tra stabile e macchinette all'interno. Un colpo da ko, accidentale o meno si vedrà, da cui è di certo difficile rialzarsi. I primi a lanciare l'allarme sono i proprietari del capannone dato in affitto, che abitano al civico a fianco.

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