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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Quarto d'Altino / Piazza San Michele

"Lui batteva sulla porta e chiedeva aiuto, ho cercato di salvarlo ma non ce l'ho fatta"

La drammatica testimonianza del signor Ferruccio, intervenuto per soccorrere Paolo Bergamo, 51enne deceduto a causa di un incendio nel suo appartamento di Quarto d'Altino

"Lui batteva sulla porta e chiedeva aiuto. Non sono riuscito a salvarlo". Parole drammatiche quelle del signor Ferruccio, inquilino del primo piano del condominio Ater di piazza San Michele a Quarto d'Altino in cui mercoledì sera ha perso la vita Paolo Bergamo, disabile 51enne ucciso dalle fiamme che si erano impadronite del suo appartamento dell'ultimo piano. L'abitazione è ora posta sotto sequestro per gli accertamenti di pompieri e forze dell'ordine: serve stabilire infatti cosa sia accaduto in quei terribili momenti e quale sia stata la causa del rogo. Secondo i vicini, ma i rilievi sono ancora in corso, Bergamo era un accanito fumatore, tant'è vero che era stato interpellato anche l'amministratore di condominio per indurlo a non fumare negli spazi comuni. E' una ipotesi ancora sul piatto il fatto che "fatale" possa essersi rivelato un mozzicone. Il 51enne, anche a causa del fatto di essere privo di una gamba, trascorreva gran parte del tempo sul divano. Spetterà ai pompieri stabilire dove e come sia effettivamente divampato il rogo. 

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Fatto sta che Paolo Bergamo ha chiesto disperatamente aiuto: "La sera si chiudeva dentro casa con due mandate, lasciando la chiave a mezzo giro - spiega il signor Ferruccio - in questo modo è stato impossibile aprire la porta. All'inizio abbiamo sentito dei colpi molto forti, pensavamo fossero i bambini che giocavano fuori. Invece era lui che batteva sulla porta. Mia moglie è corsa già, guadagnando l'uscita. Io sono salito fino all'ultimo piano. Era pieno di fumo. Ho cercato di aprire quella porta, ma non ce l'ho fatta. Lui lo sentivo dall'altra parte. Il fumo poi mi ha raggiunto alla gola e ho dovuto desistere".

L'incendio a Quarto d'Altino (vigili del fuoco)

Lo sguardo si abbassa e la voce si incrina. Fa capolino una punta di commozione: "Ho pensato che sarei potuto morire - continua il signor Ferruccio - Sono dovuto scendere dalle scale. Il fuoco era altissimo. Paolo era un amico - conclude - un bravo ragazzo con tutti i suoi problemi. Aveva bisogno di essere guidato, lo aiutavamo molto. Non se lo meritava". L'accaduto è naturalmente sulla bocca di tutti giovedì mattina a Quarto d'Altino, dove Paolo Bergamo era molto conosciuto. Girava spesso in bicicletta per il paese.

A 17 anni quell'incidente a causa del quale aveva perso la gamba. La sua grande passione era la ristorazione, lui che era un cuoco provetto. Il locale che aveva gestito con la madre, però, aveva dovuto chiudere. A quel punto la disoccupazione e i tanti problemi di una vita non semplice. Sul posto, mercoledì sera, è intervenuto anche il neo-sindaco di Quarto d'Altino, Claudio Grosso: "Questa tragedia riporta alla memoria fatti che sono successi di recente a persone giovani. La comunità è molto colpita. Sono intervenuto per capire se l'amministrazione comunale poteva essere d'aiuto in qualche modo", ha commentato.

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