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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Tutte invenzioni, quei soldi dove sono?" I legali di Galan all'attacco

Inchiesta-Mose, l'avvocato Franchini difende l'ex governatore: "Chi lo accusa non è credibile, non ci sono prove dei soldi ricevuti"

“Sono tutte invenzioni e fantasie”. La difesa di Giancarlo Galan va all’attacco, e prova a smontare immediatamente il capo d’imputazione che pende sull’ex governatore del Veneto. Come riporta Il Gazzettino, l’avvocato veneziano Antonio Franchini sta lavorando in tandem con il legale Niccolò Ghedini e si scaglia contro Piergiorgio Baita e Giovanni Mazzacurati, pur senza nominarli direttamente. Sono loro, infatti, che nel corso di vari interrogatori avrebbero permesso alla Guardia di Finanza di scoperchiare il vaso ed arrivare a Galan, Chisso e molti altri volti noti.

IL CONTESTATORE: "BUTTATE VIA LA CHIAVE" VIDEO

“Ci sono ombre pesanti sull’attendibilità di queste persone – ha dichiarato Franchini -. Hanno fatto dichiarazioni in funzione dell’ottenimento di rilevanti benefici giudiziari”. A Galan viene contestato di aver ricevuto oltre quattro milioni di euro per usi personali, denaro che gli sarebbe stato versato con il chiaro intento di corromperlo. “Ma dove sono tutti questi milioni? Dove sono finiti? Non c’è un solo dato di natura obiettiva che provi i versamenti” sbotta ancora l’avvocato, che prende dunque di petto una vicenda destinata a trascinarsi per mesi e probabilmente anni.

Secondo l’accusa Galan avrebbe ricevuto svariati milioni in contanti, una specie di stipendio annuo, a cui si sommano anche altri favori come la ristrutturazione della sua villa di Cinto Euganeo, nel Padovano. I legali stanno già spulciando centinaia di carte: “Lunedì cominceremo a prendere visione degli atti. - conclude Franchini - Li leggeremo, poi andremo a chiedere al procuratore della Repubblica l’interrogatorio dell’onorevole. Prima che i colleghi parlamentari si pronuncino sull'arresto”. 

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