rotate-mobile
Cronaca

"La barca non aveva luci, mi sono accorto all'ultimo. Ho provato a virare"

Il 27enne che guidava il motoscafo che venerdì sera ha investito un barchino con a bordo due pescatori a Venezia ha detto alla capitaneria di porto di aver cercato di evitare lo scontro

“Mi sono accorto all’ultimo della presenza della barca, non aveva luci. Ho provato a virare ma non sono riuscito a evitare lo scontro”. Per il 27enne che venerdì sera guidava il motoscafo che ha travolto il barchino con a bordo due pescatori a Venezia, quest’ultimo forse non era ben segnalato. Lo ha detto ai militari della capitaneria di porto a poche ore dall’incidente costato la vita a Renzo Rossi e a Natalino Gavagnin. Una coppia di amici da sempre, appassionata di pesca e, come hanno già detto nei giorni scorsi i familiari, prudente.

"Ho sentito i miei amici urlare"

Il motoscafo investitore stava transitando in zona San Nicolò. L’impatto è stato violento e due persone sono finite in acqua: Gavagnin, che è stato recuperato senza vita un paio d’ore dopo dai vigili del fuoco, e uno dei passeggeri del motoscafo che, con lo scontro, si è inclinato. Il pilota è riuscito a rimanere a bordo, pur urtando il volante, così come le due ragazze che si sono trattenute a vicenda. Il quarto occupante, un giovane veneziano, è caduto. «Ho sentito i miei amici che urlavano, mi chiamavano – ha detto il giovane alla guardia costiera -. Loro si sono avvicinati lentamente e sono riuscito a risalire a bordo. Ci siamo subito diretti verso l’altra barca per prestare soccorso».

La velocità e il giallo delle luci

Dopo aver raggiunto l’altra unità, i ragazzi si sono accorti che uno dei due pescatori, Renzo Rossi, era disteso a bordo e non si muoveva. Hanno chiamato i soccorsi. I vigili del fuoco hanno messo in salvo Rossi che, però, nonostante la corsa in ospedale non ce l’ha fatta. Una versione che hanno confermato anche le due ragazze che si trovavano a bordo del motoscafo, aggiungendo che inizialmente non si erano rese conto che l’impatto fosse avvenuto con un’altra barca. «Pensavo fosse una briccola» ha detto una delle due alla capitaneria di porto. «Non correvamo», ha dichiarato spontaneamente l’amica. La procura di Venezia ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e avvierà una serie di accertamenti per ricostruire la dinamica della tragedia. Entrambe le imbarcazioni sono già state poste sotto sequestro e saranno i periti adesso a eseguire gli accertamenti per comprendere se le luci fossero accese e a che velocità viaggiasse il motoscafo investitore. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"La barca non aveva luci, mi sono accorto all'ultimo. Ho provato a virare"

VeneziaToday è in caricamento