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Cronaca

Incendio a bordo della Zenith, ora i passeggeri chiedono i rimborsi

I vacanzieri reduci dall'incidente al largo di Chioggia si sono trovati per chiedere alla società un rimborso che vada al di là del prezzo del biglietto

Dopo l'incubo di un guasto in mare, dopo le ore in attesa al largo di Chioggia, il rientro al traino fino a Marghera e il ritorno anticipato a casa, salutando per sempre i propositi di vacanza, per i passeggeri della Zenith, la nave da crociera rimasta bloccata alle porte della laguna il 24 giugno a causa di un incendio a bordo, è arrivato il momento della riscossa.

L'INCONTRO – Decine degli oltre 1.600 passeggeri coinvolti si sono dati appuntamento a Madrid, e le intenzioni erano delle più “bellicose”. Per questi vacanzieri delusi, infatti, il rimborso del biglietto e le scuse ufficiali della compagnia non sono stati sufficienti. La paura di un incendio in sala macchine, scoppiato nel bel mezzo della notte, le ore di incertezza a 16 miglia dalla costa e l'odissea del rientro a casa, uniti alla delusione per una vacanza rovinata, secondo i crocieristi varrebbero molto di più. La maggioranza dei passeggeri era spagnola, e a rappresentarli sarà lo stesso avvocato iberico che ha preso in carico il caso dei suoi connazionali naufragati con la Costa Concordia. Oltre alla paura, e alla vacanza rovinata, i passeggeri chiedono un rimborso anche per l'assistenza al momento dell'incidente, a detta di molti assolutamente inadeguata.

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