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Incidenti stradali Santo Stino di Livenza / La Salute di Livenza

«Alessio era l'anima del paese». La Salute ricorda il giovane papà scomparso in scooter

Il dolore di mamma Paola e papà Giulio. «Donerà gli organi, voleva così». Giovane papà, cuoco e triatleta. Lascia due bambini e la moglie Chiara

Alla Salute di Livenza tutti ricordano Alessio Campagner di 42 anni (43 li avrebbe compiuti a ottobre) come "l'anima del paese". Quando martedì sera, in sella al suo scooter, si è schiantato contro il muro esterno di villa Loredan Franchin di Prà Di Levada, perdendo la vita, sulla frazione è calato il silenzio. Alessio Campagner, cuoco e ristoratore, papà di due bambini, è uscito di strada sulla provinciale che collega Ceggia a Torre di Mosto intorno alle 20. I soccorsi all'arrivo non hanno potuto fare nulla. Ai carabinieri della Compagnia di San Donà è toccato il compito di recarsi dai parenti a comunicare quanto era successo e di fare i rilievi sulla strada, dov'è rimasto il segno della frenata, per ricostruire l'incidente. Per ora l'ipotesi è quella di un'uscita di strada autonoma senza il coinvolgimento di altri veicoli, mentre Campagner stava guidando il suo Piaggio Beverly 500.

Nato e cresciuto nello storico bar da Zanon al centro della frazione di San Stino di Livenza il 42enne, ed era l'unico figlio della titolare Paola, che ha ereditato il locale dalla sua famiglia, e del papà Giulio. «Non era capace di star fermo un minuto. Veniva a mangiare qui e appena finito il pranzo diceva: "mamma, devo andare" - racconta provata e sconvolta la donna - Gli facevo notare che mangiava poco ed era dimagrito, ma lui rispondeva: "tranquilla, sai che faccio tanto sport"». Triatleta e ironman quando non era impegnato con il lavoro, prima e dopo le stagioni estive da cuoco a Caorle, gareggiava in Friuli Venezia Giulia e in Slovenia. Alessio Campagner si era sposato circa dodici anni fa con Chiara Bellini, figlia dei titolari del ristorante Belgau a Caorle, e qui avevano lavorato assieme anche dopo l'arrivo dei figli e fino alla scelta di entrambi di trovare un impiego da dipendenti, così da avere più tempo da dedicare ai figli. Così due anni fa Campagner era entrato come primo cuoco al ristorante "Tnt" di viale Santa Margherita e ora aveva iniziato la sua seconda stagione in questo locale. Martedì sera l'avevano visto a Caorle verso le 18.30. Poi avrebbe preso lo scooter per andare verso Ceggia a trovare un amico.

Attorno ai genitori, Paola e Giulio, ci sono gli zii e i cugini del giovane. «Donerà gli organi - svela zio Roberto - Perché ha voluto così». Tra gli amici è Gianluca Didonè della pizzeria Bella Italia alla Salute a ricordare le serate con Alessio Campagner. «Dinamico, pieno di vita, festaiolo. Grazie a lui a Jesolo e a Lignano ci conoscevano tutti: portava vitalità. Quello che è successo è una tragedia gigantesca». Con tutta San Stino e la frazione della Salute hanno espresso la loro vicinanza ai famigliari e il dolore per i figli che hanno perso il loro papà, il segretario della Lega Massimo Lorenzon e il consigliere comunale Matteo Cappelletto. Solidarietà anche dal presidente della Asd Caorle La Salute, Flavio Favero, dove Campagner aveva giocato a calcio fino alla prima squadra. I funerali saranno sabato nella chiesa della Salute di Livenza.

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