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Venerdì, 29 Settembre 2023
Incidenti stradali Mirano / Via Don Luigi Orione

Andrea investito e ucciso in bici. L'abbraccio del sindaco al papà. La "Notte bianca" fermata per dieci minuti

Il primo cittadino Tiziano Baggio sul luogo del drammatico incidente, per incontrare i parenti, assieme al presidente del Consiglio Gabriele Petrolito. I residenti: «Udito un gran botto». Insegnanti del Mazzini a disposizione delle famiglie dei compagni

Un sabato spensierato, la gioia per la fine dell'anno scolastico, l'incontro con i compagni e gli amici, come quello del cuore: Alessandro. Era un giorno di festa per Andrea Marigo, il ragazzino di 12 anni investito e ucciso in via Don Orione a Mirano, all'incrocio con via Viasana, dove si stava immettendo a sinistra, allo stop, prima di essere investito e ucciso da un giovane ventenne di Caltana alla guida di un'Audi A1, che procedeva dritto verso Santa Maria di Sala. A terra la bicicletta color turchese, tanto amata da Andrea, con la ruota davanti completamente piegata. A poca distanza una scarpa, venuta via durante l'impatto e volata a terra. Poco più avanti il suv Audi, con il parabrezza in frantumi sul lato passeggero del posto guida e la fiancata distrutta dall'urto violento. 

La bici dev'essere stata caricata sopra l'auto, così come il ragazzino, prima dell'impatto al suolo che per la gravità delle ferite non ha lasciato scampo ad Andrea. I genitori, il papà Giancarlo e la mamma, riaccompagnata a casa quasi subito e sotto choch, sono arrivati poco dopo. E sul posto è giunto anche il sindaco di Mirano, Tiziano Baggio, che ha raggiunto il padre, vicino alla camionetta della polizia locale, per abbracciarlo, senza dire troppe parole. In serata il primo cittadino ha fatto sapere che, nonostante non si potessero più bloccare gli eventi della "Notte bianca" di Mirano, programmati da tempo, è stato deciso d’accordo con Confcommercio di fermare la festa per dieci minuti ricordando Andrea.

Giusto il pomeriggio di venerdì il ragazzino aveva raggiunto i compagni della prima "C" della scuola media Mazzini di Mirano, per festeggiare due compleanni degli amici e anche la fine dell'anno scolastico nel nuovo ciclo di studi appena iniziato per tutti i suoi coetanei. Uniti, festosi, si erano divertiti a lungo e Andrea, ricordano gli organizzatori, tra cui l'ex sindaco di Mirano Maria Rosa Pavanello, era stato uno degli ultimi ad andare via. Secondo figlio di una famiglia molto amata, conosciuta e stimata a Campocroce, per l'impegno nel volontariato e nella parrocchia, Andrea aveva fatto parte della squadra di calcio della sua frazione.

Ma la passione più grande restava quella per la bici. Sempre in sella, si spostava in autonomia per raggiungere il centro, gli amici, le feste, per partecipare agli eventi, specie con la bella stagione. La famiglia è ben conosciuta anche dall'ex vicesindaco, Giuseppe Salviato, e sabato durante la festa degli scout appena è circolata la notizia dell'incidente mortale con un ragazzino coinvolto, il cuore di tutti i conoscenti, dei famigliari dei compagni, dei docenti e dei coetanei di Andrea, ha cominciato a battere all'impazzata. «Abbiamo capito chi era, è stato un colpo, sia per la tragedia che per aver saputo che a rimanere ucciso in strada era stato Andrea - ha commentato l'ex sindaco Pavanello, vicepresidente dell'Anci (Associazione nazionale comuni italiani) - Un ragazzino gioioso e sorridente. È un epilogo tragico per tutta la comunità, anche per la famiglia dell'investotore», ha detto. Tutti gli insegnanti della scuola primaria di secondo grado, la Giuseppe Mazzini, si sono messi a disposizione delle famiglie dei compagni del piccolo Andrea, per aiutare a elaborare quanto accaduto.

Andrea Marigo, ragazzino di dodici anni investito e ucciso a Mirano il 10 giugno 2023

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