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Martedì, 19 Marzo 2024
Incidenti stradali Portogruaro / Via Acquanera

Auto a fuoco dopo l'incidente, morto un finanziere di 35 anni

È successo domenica sera sulla statale 14, all'altezza di Lison di Portogruaro. Ha perso la vita Francesco Longo

L'automobile è uscita di strada e si è schiantata contro un albero, prendendo fuoco. Non c'è stato scampo per la persona alla guida, il 35enne Francesco Longo: i soccorritori, arrivati poco più tardi, hanno trovato il corpo carbonizzato. Il tragico incidente stradale si è verificato alle 21.30 di domenica, 27 marzo, lungo la strada statale 14 "Triestina" nel territorio di Lison di Portogruaro, all'altezza di via Acquanera. I vigili del fuoco sono accorsi assieme al 118 e ai carabinieri, ma per l'automobilista non c'era più nulla da fare.

I carabinieri della compagnia di Portogruaro hanno svolto i rilievi e gli accertamenti per stabilire l'identità della vittima: una porzione di targa e il modello dell'utilitaria, una Fiat 500, hanno permesso di risalire al proprietario del veicolo. Francesco Longo era un finanziere del Nucleo di polizia economica finanziaria di Venezia e in precedenza aveva prestato servizio a Udine, dove tuttora lavora e vive la moglie. Al momento dell'incidente stava rientrando a Mestre dopo la giornata trascorsa in Friuli dalla famiglia.

L'incidente

Non è chiara, al momento, la dinamica dell'incidente. I carabinieri sono al lavoro per ricostruire con esattezza cosa sia successo e per ora tutte le ipotesi sono aperte. In quel tratto c'era nebbia a banchi, che potrebbe avere influito negativamente sulle condizioni di visibilità. L'automobilista potrebbe essere morto sul colpo a causa dell'impatto, oppure carbonizzato nell'incendio, ma non è escluso neppure un malore precedente all'uscita di strada. I pompieri sono arrivati con due automezzi e hanno spento le fiamme che stavano avvolgendo l'auto. Dopodiché hanno avviato le operazioni di messa in sicurezza, concludendole dopo mezzanotte.

Chi era

Francesco Longo aveva prestato servizio per sette anni, dal 2013 al 2020, come maresciallo capo nel Nucleo di polizia economico finanziaria di Udine; poi, dopo aver vinto un concorso interno, era passato alla sede di Roma Castelporziano dove era stato nominato sottotenente. A ottobre dello scorso anno era stato trasferito a Venezia, presso la Sezione verifiche complesse. Qui si era fatto apprezzare per la sua professionalità, la serietà e la grande competenza, qualità che gli sono sempre state riconosciute dai colleghi e dai superiori in tutte le sedi. Figlio di un ufficiale della guardia di finanza, lascia la moglie, anche lei maresciallo capo, e due bambine di 7 e 6 anni. Le Fiamme Gialle di Venezia, addolorate per la tragica e prematura scomparsa, si stringono alla famiglia.

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