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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Incidenti stradali Jesolo

Investe e uccide un'anziana: "Ho avuto un malore". L'assicurazione non paga i danni

La richiesta di risarcimento è dei famigliari della vittima, Teresa Mognato, 81enne di Jesolo. La compagnia si appella al "caso fortuito". Studio 3A: "Non ci sono prove dello svenimento"

E' stata travolta e uccisa mentre attraversava la strada a piedi sulle strisce pedonali, “in modo regolare e godendo del diritto di precedenza”, per citare la perizia cinematica sulla dinamica del sinistro disposta dalla Procura di Venezia, ma la compagnia di assicurazione dell'auto che l'ha investita ha già fatto sapere che non risarcirà i familiari della vittima perché il conducente responsabile del tragico incidente sostiene di aver accusato un malore alla guida: al pronto soccorso gli hanno riconosciuto un giorno di prognosi.

L'INCIDENTE

La vicenda si riferisce a un incidente del 24 giugno 2016, in centro a Jesolo, che ha coinvolto una 81enne del posto, Teresa Mognato. L'anziana sta attraversando a piedi via Levantina, all'intersezione con piazza del Carabiniere Verago Pompilio, sulle apposite strisce pedonali: sono le 19.30 ma, in piena estate, la visibilità è ottima, e il fondo stradale perfettamente asciutto, essendo una bella giornata. All'improvviso, però, sopraggiunge una Ford Focus condotta da G.S., 67 anni, di Cavallino, e la travolge in pieno, continuando poi per altri 17 metri la sua corsa, invadendo la corsia opposta e centrando anche una Punto che proviene dal senso contrario.

IL DECESSO

Per la signora Mognato l'impatto è terribile e, nonostante tutti i tentativi dei sanitari di salvarla, morirà poche ore dopo all'ospedale dell'Angelo di Mestre in seguito ai gravi traumi riportati. Al pronto soccorso di Jesolo vengono invece curati le due occupanti della Punto, che riportano ferite lievi, e il 67enne che ha causato l'incidente, il quale giustifica l'accaduto asserendo di aver accusato un malore e di essere svenuto perdendo il controllo della macchina: versione supportata solo dalla 41enne che si trovava in auto con lui. La Procura di Venezia, da prassi, apre un fascicolo per omicidio colposo a carico di G. S., il pubblico ministero incarica un consulente tecnico, l'ingegner Pierluigi Zamuner, di ricostruire la dinamica del sinistro e la perizia non fa che confermare come la totalità delle responsabilità siano in capo al conducente della Focus, ma il procedimento ad ora si trova ancora nella fase delle indagini preliminari.

RICHIESTA RISARCIMENTO NEGATA

I familiari della vittima per un anno non ottengono alcuna risposta da nessuno finché, tre mesi fa, esasperati, attraverso il consulente personale Riccardo Vizzi, decidono di affidarsi a Studio 3A, società specializzata nella valutazione delle responsabilità, che si mette subito all'opera, acquisendo tutta la documentazione e, sulla scorta delle inequivocabili risultanze della perizia cinematica, presentando una richiesta danni all'assicurazione per conto dei propri assistiti. La compagnia, però, fa sapere che comunque vada non liquiderà un euro, dicharando il “caso fortuito”, ossia il supposto malore riferito dal proprio assicurato.

"CI PROVINO IL CASO FORTUITO"

“Il solito atteggiamento inqualificabile da parte delle compagnie che si appigliano a tutto pur di non pagare il dovuto, sulla pelle dei danneggiati – commenta amaro Riccardo Vizzi, area manager di Studio 3A – Per caso fortuito si intende qualsiasi fattore che renda inevitabile il verificarsi di un evento altrimenti improbabile, non si può far passare tutto come tale. E, soprattutto, esso va dimostrato, l'onere della prova spetta a chi lo adduce, e nel caso specifico non c'è nulla, nessun documento medico che attesti il malore. La compagnia sostiene il caso fortuito? Ce lo provi".

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