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Cronaca Giudecca / Redentore - Palanca

Incidente alla Palanca, bricola "infilza" vaporetto: sette feriti

Poteva essere una tragedia. Lo schianto alle 15.35, con trenta persone a bordo del 4.2 diretto a Piazzale Roma. Sospetta frattura per una signora

Poteva essere una tragedia. Solo per un caso quella palina da 16 metri di lunghezza non ha colpito in pieno nessuno, solo per un caso quel vaporetto della linea 4.2 diretto a piazzale Roma non è stato teatro di una sciagura. Può dirsi fortunato quella persona con la testa fasciata, che ha riportato una ferita di striscio. Assieme ad altri sei feriti è stato soccorso dai sanitari del Suem e portato all'ospedale per accertamenti. La ferita più grave si tratta di una signora veneziana di 54 anni che avrebbe subito l'incrinatura di alcune costole e la sospetta frattura del gomito. La bricola le sarebbe passata proprio a fianco, colpendola. Una donna, invece, non potrà contare più sulla propria borsetta. C'è di che esserne lieti, visto che quest'ultima è stata infilzata in pieno dal grosso tronco. Vicino la sua proprietaria.

La bricola trapassa il vaporetto

I primi ad arrivare sul posto sono stati gli uomini della squadra navale marittima dei vigili del fuoco. Erano a un tiro di schioppo, sono subito saliti a bordo del vaporetto per aiutare chi era più in difficoltà. Tanti tra i trenta passeggeri erano già scesi, salendo sulla stessa chiatta su cui si trovava la bricola incriminata. I feriti sono stati fatti sedere sulle panche della sala d'aspetto dell'imbarcadero. Sguardi sgomenti. Lo stupore sta tutto in ciò che avrebbe potuto accadere, in quella cabina passeggeri sventrata da parte a parte. Arrivano le idroambulanze: tre partono alla volta di Santa Marta, dove i feriti vengono caricati a bordo di ambulanze e portate all'Angelo. Altre quattro persone vengono invece trasportate al Civile. C'è chi si lamenta della lentezza dei soccorsi, chi invece tenta di capire. Chi chiama la famiglia per avvertire che, nonostante tutto, sta bene. A causare l'incidente, ma gli accertamenti sono ancora in corso, la probabile avaria dell'invertitore di marcia.

Il conducente del vaporetto aveva appena caricato a bordo i passeggeri, ma al comando non sarebbe corrisposta la direzione voluta: l'imbarcazione è finita contro il pontone al fianco dell'imbarcadero, dopodiché la bricola, posizionata in alto, è scivolata dritta contro la cabina passeggeri. Un diametro di un metro e mezzo. La tragedia sfiorata. Immediatamente per permettere i soccorsi la fermata è stata sospesa. Sul posto anche la capitaneria di porto. E chi aspettava il 4.1 o il 4.2 ha dovuto farsene una ragione: oltre al ritardo anche la necessità di farsela a piedi da Sacca Fisola. Naturalmente dopo il botto residenti e commercianti si sono subito riversati sulla riva, rimanendo a bocca aperta per ciò che era successo. Chi sanguinava dalla nuca, colpito di striscio, chi la testa ce l'aveva proprio sbattuta in modo leggero: si tratta di una donna ucraina a bordo con padre e figlio. Entrambi rimasti illesi.

La magistratura ha disposto il sequestro sia del vaporetto, sia della chiatta. Mentre l'imbardero è stato riaperto (prima c'era il nastro bianco e rosso a delimitarne l'accesso) alle 17.40. "Non è possibile con questo di lavori mantenere aperto un approdo vicino - dichiara Giovanni Boscolo di Usb Lavoro Privato - l'incidente si è verificato perché il telecomando dell'invertitore di marcia del mezzo si è bloccato nella posizione 'marcia indietro tutta' e il pilota non è stato in grado di manovrare il motoscafo. Ci giungono parecchie segnalazioni su questo tipo di guasto". Secondo testimoni, infatti, la marcia del vaporetto sarebbe continuata nonostate il primo impatto con la bricola. Continuando la marcia incontrollata senza fermarsi subito. “In merito all’incidente Actv esprime innanzitutto il proprio sgomento e dispiacere per l’accaduto e vicinanza alle persone rimaste ferite - dichiara la società - Actv ha inviato immediatamente sul luogo i propri responsabili e funzionari per le prime rilevazioni". Il motoscafo, ha precisato sempre l'azienda di trasporto pubblico, era stato sottoposto a verifica tecnica solo l'8 agosto scorso, e aveva avuto il via libera a alla navigazione dalle autorita' competenti. Il mezzo non aveva ancora superato le mille ore di utilizzo motore per la nuova fase di manutenzione.

L'INCIDENTE (VIGILI DEL FUOCO)

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