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Cronaca

Troppi incidenti in tangenziale, Aci: "Investire sulla sicurezza stradale"

La proposta è di infliggere sanzioni ai Comuni che non si danno da fare per sistemare le strade. I dati Istat sui sinistri avvenuti nel 2014 a Venezia

Asfalto ancora troppo pericoloso: "I morti sulle strade si possono ridurre coordinando meglio sul territorio le poche risorse disponibili per la sicurezza stradale - afferma il presidente dell’Automobile Club di Venezia, Giorgio Capuis, commentando i dati relativi all’incidentalità elaborati dall’Istat per conto di Aci - Nonostante il nostro territorio faccia segnare comportamenti virtuosi va segnalato come ci sia ancora una diffusa inosservanza delle amministrazioni locali dell’articolo 208 del codice della strada, secondo il quale almeno il 50% dei proventi delle multe deve essere reinvestito a favore della sicurezza stradale. Come Aci chiederemo al Governo di prevedere misure sanzionatorie per i Sindaci inadempienti".

Secondo Aci nel 2014 si è registrato, in Veneto, un aumento del numero degli incidenti stradali con circa 120 casi ogni 100 chilometri, una densità tra le più alte d’Italia. La mortalità, invece, è leggermente diminuita: nel 2014 sono state 325 le vittime della strada. Per venire alla provincia di Venezia: le tratte di strada con maggiore densità di incidenti sono la SS014 Bis, tangenziale di Mestre, con 26 incidenti e un’incidenza di 4,68 incidenti per chilometro (l’anno prima gli incidenti erano stati soltanto 5, quindi l’aumento è pari al 420%). Il contrario di quanto avvenuto lungo la SS51 bis di Alemagna dove si sono registrati solo 5 incidenti rispetto agli 11 del 2013, con una variazione in diminuzione del 55%.

Per quanto riguarda la mortalità, Venezia, tra i grandi comuni, è assieme a Bari, quello che fa segnare il numero più basso con 8 vittime della strada (2 ciclisti, 5 motociclisti e 1 pedone) nel 2014. "Non possiamo infine tralasciare – conclude Capuis – il pericolo costituito dagli oltre 200 mila veicoli ultraventennali circolanti in Veneto, con pesanti ricadute per la sicurezza e per l’ambiente. Come Aci proponiamo sia rivisitato l’art. 60 dell’attuale CdS con nuovi criteri univoci per distinguere i veicoli storici, meritevoli di tutela, dalle auto vecchi di cui va incentivata la sostituzione".

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