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Cronaca

"Train to be cool", formazione della polizia ferroviaria tra gli studenti

È l'iniziativa partita in primavera per la sensibilizzazione dei giovani sull'attività della Polfer: ha riscosso molto successo e partecipazione

Tra le attività curate dalla polizia ferroviaria, ha riscontrato interesse e raccolto consensi l'iniziativa "train to be cool". Il messaggio che si è cercato di veicolare è che il treno è il mezzo di trasporto più sicuro, meno inquinante e più rapido negli spostamenti su breve e medio raggio: un bene comune da salvaguardare e rispettare, un mezzo di trasporto proiettato al futuro.

Gli agenti sono stati formati per parlare con gli alunni delle scuole medie e superiori di un mondo che si sta evolvendo e che si propone sempre più come un microcosmo all'interno delle città. Le stazioni più importanti infatti sono servite da attività commerciali e ristorative, spingendo i giovani a considerare gli scali ferroviari come punti di incontro e aggregazione.

Un ambiente così però nasconde insidie sia dal punto di vista sociale che della sicurezza personale: gli studenti vengono allora sensibilizzati e informati sull'attività svolta dalla polizia ferroviaria, che all'occasione diventa punto di riferimento sul quale contare in caso di necessità. Particolare attenzione viene dedicata al tema degli incidenti ferroviari nei quali rimangono vittime sempre più spesso i giovani, a causa dell'inosservanza di banali norme - primi fra tutti gli attraversamenti dei passaggi a livello con le sbarre abbassate. Si affrontano anche i casi di bravate, che vanno dalla posa di oggetti sui binari fino alle sfide a chi si sposta più tardi al sopraggiungere dei treni.

L'iniziativa ha riscontrato fin da subito grande interesse: partita in primavera, ha portato gli agenti a visitare 15 istituti, non solo nella provincia di Venezia ma anche in quelle di Belluno e Treviso, incontrando in tutto 1480 alunni.

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