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Cronaca

Incontro Governo-Regioni: domani la bozza del Dpcm con la nuova stretta

Questa mattina faccia a faccia virtuale tra governatori da una parte e ministri Gelmini e Speranza dall'altra. Si studia un piano di riaperture in sicurezza da aprile

Si è tenuto questa mattina, in videoconferenza, l'incontro tra Governo e Regioni in vista dei prossimi provvedimenti per l'emergenza covid. All'incontro con i governatori, tra i quali Luca Zaia, come riporta l'agenzia Ansa, hanno partecipato il ministro per le Autonomie Mariastella Gelmini e quello della Salute, Roberto Speranza. Presenti anche il presidente dell'Associazione comuni (Anci) Antonio Decaro e quello dell'Unione delle province (Upi) Michele de Pascale.

«Il Governo sta lavorando intensamente in queste ore sul nuovo provvedimento anti-covid. Sono naturalmente in costante contatto con Palazzo Chigi e contiamo di farvi avere, nella giornata di domani, con grande anticipo rispetto alla scadenza del 5 marzo, una prima bozza del Dpcm», ha spiegato la ministra Gelmini. «Per l'esecutivo Draghi è fondamentale il confronto costante con le Regioni e anticipare le decisioni, in modo da lasciare ai cittadini il tempo necessario per poter organizzare la propria vita». 

Restano le fasce colorate

Secondo le indiscrezioni, Gelmini avrebbe spiegato che il sistema delle fasce colorate e dei parametri per valutare la ricollocazione delle Regioni nelle differenti aree di rischio si può affinare, ma non con il decreto in arrivo, ci vorrà infatti un tavolo tecnico. «In ogni caso, - ha spiegato - per rendere più agevole la programmazione delle attività economiche, le chiusure non entreranno più in vigore di domenica ma di lunedì».

Il sistema a fasce verrà quindi mantenuto, dal momento che finora ha permesso di scongiurare un lockdown generalizzato, «e questo deve essere l'obiettivo principale anche per le prossime settimane e per i prossimi mesi», ha precisato Gelmini, che ha aggiunto ai governatori: «State certamente notando un cambio di metodo. Ci siamo visti domenica e ci stiamo rivedendo oggi. Gli incontri saranno sempre più frequenti e costanti».

La ministra ha quindi aggiunto che il Governo sta lavorando per una graduale apertura dei luoghi di cultura. «Il ministro Franceschini ha avviato un confronto con il Cts - ha spiegato - per far in modo che, superato il mese di marzo, si possano immaginare riaperture con misure di sicurezza adeguate. È un percorso, non è un risultato ancora acquisito. Ma è un segnale che va nella giusta direzione».

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