"Sono 200 i precari a rischio disoccupazione, il Comune si attivi per non lasciarli a casa"
Giovedì previsto un incontro in prefettura tra sindacati e dirigenti di Ca' Farsetti per fare chiarezza sul futuro delle decine di lavoratori che a breve rischiano di perdere il posto
"Vedremo se l'amministrazione comunale continuerà a ostinarsi a mettere 200 lavoratori e lavoratrici a rischio disoccupazione". A dichiararlo in una nota è il sindacato Diccap, in vista dell'incontro di giovedì mattina che si terrà in prefettura a Venezia per cercare di chiarire la situazione che oppone i precari di Ca' Farsetti alla dirigenza. "Domani (giovedì, ndr) l'amministrazione potrà aprire il confronto richiesto con le rappresentanze sindacali sulla gravissima situazione occupazionale per trovare al più presto una soluzione - continua il Diccap - soluzione che le norme statali e le finanze locali consentono. Oppure possono ribadire davanti al prefetto che queste persone sono condannate a essere invisibili, rifiutando loro la possibilità di partecipare a un pubblico concorso per stabilizzare la loro posizione lavorativa".
La questione è stata posta anche durante l'ultima seduta del Consiglio comunale, quando i rappresentanti sindacali hanno incontrato assessori e capigruppo chiedendo chiarezza. Perché a dicembre sono decine i lavoratori che rischiano di rimanere a spasso. "Ricordiamo anche le ricadute gravi sui servizi alla città - sottolinea il Diccap - Le persone che rischiano di restare senza lavoro sono quelle che ogni giorno aprono gli sportelli all’anagrafe della Municipalità o ai tributi, piuttosto che dedicarsi ai servizi sociali per anziani, disabili, minori, immigrati. O ancora sono le educatrici che hanno sopperito alle carenze organizzative negli anni nei nidi e nelle scuole materne comunali. Sono nell'Ente per svolgere attività preziose. Alcuni da 10 o 15 anni, uno addirittura da 27".
L'accusa arriva dritta ai rappresentanti dell'amministrazione Brugnaro: "Invece che deprecarizzare, questa dirigenza investe di più nel lavoro di tipo precario - si legge nella nota - con un aumento di 2 milioni di euro l'anno. Si continuano a tutelare i piani alti, i responsabili gestionali e contabili delle difficoltà organizzative ed economiche del Comune, e si bastonano i piani bassi, dipingendoli come fannulloni o peggio. Come può l’assessore Romor, parlando in tema di precariato, affermare che non si conosce ancora il fabbisogno di personale, se la riorganizzazione l’hanno annunciata un anno fa?".