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Cronaca

Mose, il Pd tra richieste di "passi indietro" e difesa degli indagati

I parlamentari Zoggia e Mognato indagati per finanziamento illecito dopo le parole dell'ex sindaco Orsoni. Moretti: "Lascino la carica", Stradiotto: "I nostri conti in ordine", Bersani: "Convinto della loro innocenza"

Tutti sono "convinti" all'interno del Partito Democratico, dopo la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati per finanziamento illecito ai partiti dei due parlamentari del Nazareno Davide Zoggia e Michele Mognato (DETTAGLI). Spesso, infatti, le dichiarazioni dei big del partito iniziano sottolineando la "certezza" di ciò che stanno per dire. Così l'ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani, è convinto che i due "riusciranno a dimostrare la loro estraneità", mentre la candidata a presidente della Regione Veneto Alessandra Moretti si è detta convinta che "chi è coinvolto debba fare un passo indietro per difendersi meglio nelle sedi opportune e per garantire a rapidità delle indagini".

Dopodiché anche il segretario metropolitano del Pd, Marco Stradiotto, ha bollato come "quasi un atto dovuto" l'iscrizione nel registro degli indagati di Mognato e Zoggia. Insomma, c'è chi chiede un passo indietro, chi invece si schiera al fianco degli indagati senza se e senza ma. Sottolineando come le indagini siano scaturite dalle dichiarazioni dell'ex sindaco Giorgio Orsoni del 9 giugno scorso, dopo l'arresto di cinque giorni prima. Impossibile non cercare di far luce. In ogni caso questo è un problema in più per il Partito Democratico, almeno a livello locale, dove si voterà a breve.

"Il Pd deve essere un partito al di sopra di ogni sospetto e auguro a chi è coinvolto di chiarire in fretta la propria posizione di fronte alla magistratura. L'onestà e il merito saranno d'ora in poi le nostre parole d'ordine - ha scandito Alessandra Moretti - I corrotti, se ci saranno, vadano in carcere e paghino fino all'ultimo centesimo. Se ci sono degli innocenti non venga infangato il loro nome". Di possibili contraccolpi alle elezioni parla anche l'ex segretario del partito Pierluigi Bersani: "Certo questi fatti non fanno bene ma bisogna assolutamente insistere nell'idea che ci possa essere una politica pulita altrimenti siamo totalmente disarmati - ha dichiarato a margine di un incontro a Padova, con presente anche la Moretti - Un paese senza politica non può mica vivere".

Naturalmente la vicenda ha scosso soprattutto il Pd veneziano, con il segretario metropolitano Marco Stradiotto che "ufficializza" l'appoggio del partito lagunare a Mognato e Zoggia: "Dopo le dichiarazioni dell'ex sindaco Orsoni - spiega Stradiotto - l'iniziativa della magistratura appare effettivamente quasi come un atto dovuto. Dalle verifiche interne che abbiamo compiuto nei mesi passati i nostri bilanci sono in ordine. Davide e Michele - continua - li conosciamo bene e in tutti questi anni abbiamo apprezzato la loro condotta e il loro impegno. Proprio per questo siamo sicuri che chiariranno completamente la loro posizione". Dopodiché getta acqua sul fuoco: "Dopo i tristi fatti di Roma è evidente come un episodio come questo, che nulla ha a che vedere con quelle situazioni così gravi, venga accolto da un assoluto clamore mediatico - afferma - Da segretario metropolitano, dunque, invito tutti ad abbassare i toni, a non confondere situazioni molto diverse e a non scambiare un atto dovuto, come un avviso di garanzia, con una sentenza".

"La magistratura - scandisce invece il segretario regionale del partito Roger De Menech - fa il proprio dovere, abbiamo come sempre piena fiducia nell'operato di questa istituzione. Del resto le regole interne al Pd sono ferree. Come dimostrato in tutte le vicende giudiziarie in cui sono stati coinvolti esponenti del Pd, chi sbaglia deve pagare. Il Pd non fa sconti a nessuno e allontana immediatamente chi non svolge il mandato pubblico mettendo al centro l'onestà e la trasparenza del proprio agire". "Tuttavia - conclude - spero che i due parlamentari oggetto di indagine possano dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati. Auspico nel frattempo una loro iniziativa che renda più serena ed efficace la loro azione di difesa ed eviti di coinvolgere il partito".

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