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Cronaca

Venezia Nuova: "Estranei al caso Mazzacurati, il Mose va terminato"

Il Consorzio ha fornito piena disponibilità a collaborare con la magistratura e si è detto pronto a dichiararsi "parte lesa in questa vicenda giudiziaria"

Il Consorzio Venezia Nuova, in una nota, sottolinea l'estraneità della società nell'inchiesta della magistratura veneziana che ha portato, nei giorni scorsi, all'arresto di varie persone tra cui l'ex presidente dello stesso Consorzio Giovanni Mazzacurati, e ribadisce che il Mose "va terminato nei tempi previsti".

PERQUISIZIONI TRA LE CONOSCENZE DEL PREMIER

PIENA COLLABORAZIONE - Il Consiglio direttivo del Cvn si è riunito mercoledì dopo il rinnovamento dei vertici del 28 giugno scorso, che ha portato Mauro Fabris alla presidenza e Hermes Redi alla direzione generale. "Dopo un'attenta e vasta disanima delle vicende in cui si vorrebbe vedere coinvolto il Consorzio Venezia Nuova, emerse nei giorni scorsi - precisa la nota - il direttivo ha ritenuto di confermare allo stato la totale estraneità del Cvn ai fatti oggetto delle indagini in corso e ha ribadito la propria completa disponibilità e il proprio interesse a collaborare pienamente con la Magistratura". Il direttivo ha quindi "dato ampio mandato a Redi, che già aveva ricevuto i necessari poteri, di procedere a una complessiva riorganizzazione del Consorzio. Quale primo atto, il direttore ha proceduto al ritiro delle deleghe, in precedenza attribuite ad altri, per esercitarle direttamente".

L'INCHIESTA: SI CERCA IL FILO ROSSO PER COLLEGARE I TASSELLI

PARTE LESA - Il direttivo, nel valutare le possibili ricadute dalle questioni apertesi con l'inchiesta e che potrebbero "investire il Consorzio a causa dei comportamenti di soggetti a vario titolo ad esso collegati", si é riservato di adottare "tutte le misure necessarie a propria tutela, considerandosi parte lesa in questa vicenda". La nota si conclude sottolineando "la determinazione del Cvn e delle imprese che lo costituiscono ad onorare l'impegno assunto con lo Stato del completamento delle opere del Mose, oggi realizzate per oltre il 75%, entro il 2016".

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