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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Mazzette per ottenere affitti più bassi", la Finanza negli uffici Ater

Le fiamme gialle nei giorni scorsi hanno sequestrato alcuni documenti di un funzionario che riguarderebbero contratti stipulati negli ultimi cinque anni

La guardia di finanza nella sede dell'Ater. Sotto la lente d'ingrandimento finiscono presunte irregolarità nell'assegnazione di alloggi a canone semi-libero. Come riporta il Gazzettino, il sostituto procuratore Roberto Terzo nel coordinare le indagini della Finanza, si starebbe muovendo per capire se si possano configurare i reati di corruzione, di falso e di truffa. In pratica l'ipotesi d'indagine, che potrebbe trovare elementi a sostegno dopo le perquisizioni portate a termine nei giorni scorsi nella sede dell'Ente dalle fiamme gialle, è che ci sarebbe stata una decina di inquilini che pur di ottenere un alloggio a canone semi-libero (un concetto diverso rispetto alle abitazioni a canone sociale destinate ai meno abbianti) avrebbe pagato delle mazzette a un funzionario.

Il quale allontana con decisione da sé le accuse, dichiarando, come ha già fatto alla Corte dei conti che gli avrebbe contestato già due contratti, che lui era solo un funzionario e non un dirigente. Quindi senza alcun potere per prendere scelte discrezionali. Limitandosi quindi ad applicare le tariffe approvate dalla Regione, visto che una versione più elevata proposta dall'Ater lagunare a suo tempo venne bocciata da palazzo Balbi.

A dare il via all'indagine penale un esposto nel quale si farebbe riferimento a una serie di immobili in affitto tra il 2008 e 2013. Concessi in base a contratti definiti irregolari. Le conclusioni dell'indagine naturalmente sono ancora lontane. Ora i baschi verdi della Finanza avranno diverse carte da passare al setaccio.

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