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Cronaca San Marco / Piazza San Marco

Indipendentisti in manette, Bitonci: "Gonfalone su tutte le finestre"

Il capogruppo leghista propone una manifestazione di solidarietà per i 24 arrestati per eversione: "Una protesta pacifica, come nel nostro stile"

L'arresto di 24 indipendentisti veneti per eversione ha scoperchiato il proverbiale vaso di Pandora anche (e soprattutto) nel veneziano e così, dopo i commenti dell'ex sindaco Massimo Cacciari, che ha bollato l'episodio come appartenente al ramo della “psichiatria, non della politica”, e le manifestazioni di solidarietà dell'organizzatore del sondaggio online per la secessione della regione, Gianluca Busato, arrivano ora anche le parole del capogruppo della Lega Nord a palazzo Madama, Massimo Bitonci, che chiede a tutti i cittadini veneti di schierarsi dalla parte degli arrestati. L'onorevole padovano non è comunque nuovo a posizioni "estreme": già in passato aveva proposto varie iniziative in odore d'indipendentismo (ma difficilmente concretizzabili) come il rifiuto dei veneti di pagare il canone Rai.

MANIFESTAZIONE “PACIFICA” - "Invitiamo i veneti e tutti coloro che non sopportano più l'insostenibile vessazione dello Stato centrale a esporre la bandiera di San Marco dalle loro abitazioni, per far sentire la loro vicinanza ai veneti e ai lombardi ingiustamente incarcerati". Così Bitonci, in un comunicato stampa infuocato, ha preso posizione sulla questione. Una "dimostrazione pacifica – scrive il leghista - come è nella natura dei nostri popoli". Parole curiose per giustificare quella che, nella ricostruzione delle forze dell'ordine, doveva essere una sollevazione popolare armata, con tanto di carro armato “fai da te” e pistole pronte per l'assalto alla piazza.

UNA NOTA AL VETRIOLO - "Lo stato - prosegue Bitonci nella sua nota - può cercare in ogni modo di fermarci ma non ci riuscirà perché la strada verso l'indipendenza ormai é tracciata. Conosco personalmente Rocchetta, Faccia e Contin, persone determinate ma di certo non pericolosi terroristi. Auspico che si faccia chiarezza e che siano immediatamente scarcerati". "Uno stato che cancella il reato di immigrazione clandestina e approva ben quattro svuota carceri non può coprirsi di ridicolo facendo incarcerare chi, magari con azioni eclatanti ma inoffensive – conclude il leghista - come fu quella dei Serenissimi del 1997, si batte per la libertà del proprio popolo". Nessun accenno alla legittimità del “referendum online” che avrebbe sollevato il polverone e scaldato gli animi.

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