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Cronaca

Molesta le due figlie piccole, la moglie lo scopre con le microspie

Un ingegnere 40enne residente nell'hinterland mestrino è ai domiciliari con un'accusa pesante come un macigno: lunedì si è aperto il processo

Il racconto genuino di una delle sue due bambine l’aveva insospettita e messa in allarme, le microspie hanno confermato ciò che una donna mai avrebbe immaginato di dover sapere. Un ingegnere di quarant’anni è accusato dalla propria donna di aver ripetutamente molestato le due figlie di quattro e cinque anni. Come riporta Il Gazzettino, la famiglia vive nell’hinterland mestrino e la moglie ha piazzato alcune “cimici” nei punti strategici dell’abitazione proprio per captare parole e rumori sospetti.

Cosa faceva il suo coniuge nei momenti in cui rimaneva da solo con le figlie? Questo ha voluto capire la donna e questo ora dovrà spiegare l’uomo in tribunale. Il marito è già stato arrestato e trasportato in carcere, il reato sarebbe quello di atti sessuali nei confronti di minorenni. Il processo si è aperto lunedì mattina e la prossima udienza è già stata fissata per il 14 luglio, quando la difesa potrà dire la sua tentando magari di smontare ogni accusa.

La vicenda risale a due anni fa, quando la moglie ascoltando la registrazione delle microspie sentì inequivocabilmente che il marito sottoponeva le figlie a delle pratiche sessuali. Tutto partì dunque dai racconti di una delle due piccole e la Procura accertò questi comportamenti, tanto che scattarono immediatamente le manette e l’uomo si trova tutt’ora agli arresti domiciliari. Il quarantenne ha ammesso alcuni “giochi particolari” con le figlie, i legali chiedono l’assoluzione e un percorso terapico mirato. L’uomo ha già messo a disposizione della moglie e delle figlie un’abitazione da 300mila euro.

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