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Cronaca

Venezia è la 4ª città in Italia per sforamento dei limiti di PM10 nell'atmosfera

Secondo l'ultimo report Mal'Aria Veneto, sono traffico marittimo e produzione di energia elettrica le cause principali di produzione di particolato nell'aria nel Comune di Venezia

Produzione di energia elettrica e attività marittime. Sono queste secondo l'ultimo report Mal'Aria Veneto di Legambiente le principali cause di PM10 in provincia di Venezia. Produrrebbero rispettivamente il 35 e il 31% del particolato presente nell'atmosfera. Traffico e riscaldamento, invece, inciderebbero per il 13 e 9% del totale.

Produzione di PM10 in provincia

In particolare, l'agglomerato di Venezia rappresenta, secondo il report, un unicum in Veneto, anche in termini assoluti, con una produzione di 3438 tonnellate/anno (di cui 2882 attribuibili al solo comune di Venezia) contro le 1599 t/anno dell’agglomerato di Padova (meno della metà) e le 1983 di Verona, a fronte di una superficie di estensione e di una popolazione paragonabili. Se si analizzano i dati escludendo il comune di Venezia, i protagonisti della produzione di PM10 tornano ad essere il traffico, che contribuisce alla formazione del 34% del particolato, e il riscaldamento, con un contributo del 37%. 

Venezia, suo malgrado, si difende per il numero di giorni in cui ha superato il limite dei 50μg/m3 di concentrazione di PM10 nell'aria. A guidare la classifica per il 2019 c’è Torino con 86 giorni di superamento, seguita da Milano con 72 giornate fuorilegge e Rovigo con 69. Seguono con 68 giorni Frosinone e Venezia, in particolare nelle centraline di Beccaria e Tagliamento.

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