Neve e pioggia abbattono il pm10, aria pulita dopo il picco di inquinamento di giovedì

Venezia inquinata. Lo smog e le polveri sottili rendono l'atmosfera lagunare una delle peggiori in Italia, mentre le soluzioni per contrastare il fenomeno non ci sono o, per il momento, non sono efficaci. Tanto che per avere un po' di sollievo dall'alta concentrazione di pm10 si deve sperare nel meteo. Solo le precipitazioni delle ultime ore, infatti (neve giovedì sera, pioggia venerdì), hanno portato a un netto miglioramento della qualità dell'aria, definita "buona" dal sistema di rilevazione dell'Arpav. Meno di 24 ore prima la situazione era decisamente più critica, da "scadente" a "pessima". Ora l'emergenza passa in secondo piano, ma potrebbe essere solo una breve tregua.

Venerdì si registrano valori di pm10 minori ai 50 microgrammi al metro cubo in tutte le centraline di monitoraggio veneziane: in mattinata siamo intorno ai 35, un deciso abbattimento rispetto ai 79 di media rilevati giovedì, con livelli di massima che avevano superato i 100. E i livelli sono rimasti simili a lungo, con ben 7 giorni di sforamento negli ultimi 10. E tutti i disagi e i rischi sanitari che ne conseguono per la popolazione.

Il problema è anche più grave se si pensa che l'emergenza si ripete ogni anno e non ci sono accenni di miglioramento, anzi. Nella classifica diffusa da Legambiente nei primi giorni del 2017 e riferita al 2016 la provincia lagunare si piazza in quarta posizione in tutta la Penisola tra quelle con l'atmosfera più inquinata. Più del doppio dei superamenti di pm10 ammessi dalle direttive europee. Prima solo Torino, Frosinone e Milano. Subito dietro Vicenza, Padova e Treviso, confermando che il Veneto è tra le regioni con i più grossi problemi ambientali. La ulteriore cattiva notizia è che Venezia ha "guadagnato" 4 posizioni rispetto all'anno precedente, quando era risultata l'ottava più inquinata.

Le amministrazioni locali, però, non sembrano intenzionate a mettere in campo misure adeguate: è quanto denunciato da una serie di associazioni e comitati cittadini, secondo cui mancano sia azioni locali specifiche che interventi su vasta scala in tema di efficienza energetica e mobilità sostenibile. Così i gruppi (Assemblea Permanente Contro il Rischio Chimico, Ambiente Venezia, No Grandi Navi, Opzione Zero, Marghera Libera e Pensante, Cocit - Coordinamento contro l’inquinamento da Tangenziale - e Gruppo per la salvaguardia dell'ambiente “La Salsola”) stanno elaborando un esposto da presentare in procura: all'interno una serie di proposte per ridurre l'inquinamento e di conseguenza i rischi per i veneziani.