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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Donà di Piave

Inquinamento e siccità, a rischio i tradizionali pan e vin di San Donà

Il Comune ha adottato un provvedimento per ridurre gli inquinanti, sulla base di quanto raccomandato dal prefetto. Si spera nelle piogge dopo Capodanno

Limitazioni alla temperatura dei caloriferi, obbligo di spegnimento dei motori dei veicoli in sosta, divieto di utilizzare stufe o caminetti a legna se nello stesso edificio è disponibile un impianto termico a gas o a pompa di calore, divieto di accendere fuochi. È il contenuto essenziale dell'ordinanza emanata dall'amministrazione comunale di San Donà, con misure straordinarie e urgenti contro l'inquinamento atmosferico. E, se dopo Capodanno la situazione non migliorerà, potranno essere vietati i pan e vin.

"Già l'anno scorso il pan e vin si inserì in un periodo molto critico per l'inquinamento atmosferico - ha spiegato l'assessore all'ambiente Luca Marusso - e fu possibile solo grazie alle piogge che avevano pulito l'aria nei giorni precedenti. Quest'anno, di fronte alla cappa di inquinanti che sta assediando l'intera pianura Padana, se la situazione atmosferica non muterà, sarebbe davvero deleterio accendere fuochi".

Lasciano sperare, comunque, in vista dei tradizionali falò dell'Epifania, i dati sugli inquinanti registrati a San Donà. Il Pm2,5 (ovvero il particolato con granelli di polvere di diametro inferiore a un quarto di centesimo di millimetro) registrato da Arpav a San Donà è infatti progressivamente sceso fino a 50 μg/m3. Inoltre il livello di biossido di azoto di San Donà è il più basso della Città Metropolitana di Venezia. Ma la maggiore speranza è riposta nei meterologi, abbastanza concordi nel prevedere pioggia sul Basso Piave nel fine settimana successivo a Capodanno, dopo quasi due mesi di siccità.

L'adozione di provvedimenti omogenei per la prevenzione e la riduzione dei livelli di inquinanti è stata raccomandata dal prefetto di Venezia Domenico Cuttaia. L'ordinanza adottata a San Donà, in linea con quella prevista dalla Città Metropolitana di Venezia, dispone che fino al 31 gennaio, la temperatura dei caloriferi non dovrà superare i 17 gradi (con + 2 gradi di tolleranza) negli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali ed assimilabili; non dovrà superare, invece, i 18 gradi (con + 2 gradi di tolleranza) per tutti gli altri edifici. Inoltre divieto di combustione di materiali vegetali, con esclusione per ora dei falò dell'Epifania, e divieto di utilizzare stufe, caminetti e qualunque altro apparecchio domestico alimentato a legna, a meno che non siano utilizzati per la cottura di cibi, se nella stessa abitazione vi sia un impianto termico a gas o pompa di calore.

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