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Cronaca Chioggia

Fuga e inseguimento in barca tra i canali di Chioggia: un ferito e due arresti nella notte

La guardia di finanza ha intercettato alcuni pescatori abusivi: ne è scaturito un tallonamento ad alta velocità nella laguna del Lusenzo, alla fine i malintenzionati si sono schiantati

Pescatori abusivi in fuga sul barchino, guardia di finanza alle spalle in un adrenalinico inseguimento: non è una scena nuova, a Chioggia, quella che si è vista nella notte tra martedì e mercoledì. Ma il fatto che tutto si sia svolto all'interno della laguna cittadina ha reso l'episodio ancor più spettacolare, con tanto di residenti affacciati alle finestre per osservare ciò che stava accadendo. Alla fine hanno vinto "i buoni", con i fuggitivi bloccati e arrestati.

È successo intorno alle 2: la pattuglia delle fiamme gialle intercetta un barca di "caparozzolanti", con almeno due persone a bordo, che però anziché sottostare ai controlli decidono di darsi alla fuga. Prima buttano in acqua alcune ceste di prodotto appena pescato, che evidentemente non era in regola, poi si allontanano a tutta velocità. Uno dei due arrestati si scoprirà avere precedenti specifici risalenti a una decina di anni fa. Immediata la reazione dei militari, che accendono le sirene e si mettono all'inseguimento dei fuggitivi: i mezzi si rincorrono ad alta velocità nel Lusenzo. La "caccia" dura una decina di minuti, ma alla fine l'hanno vinta le forze dell'ordine.

I pescatori vengono bloccati nei pressi della chiesa di San Domenico, vicino ai Salesiani: si schiantano nei pressi di un ponte. Non è chiaro se proprio contro l'imbarcazione delle fiamme gialle o contro la riva. Uno dei fuggitivi, a causa del contraccolpo, rimane ferito ed è costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso. Ha riportato un preoccupante trauma cranico, al punto che per lui si ventilava l'ipotesi di una possibile operazione chirurgica. Poi, però, il quadro clinico è sembrato migliorare, anche se mercoledì pomeriggio l'uomo era ancora ricoverato in ospedale. Al termine degli accertamenti è scattato l'arresto nei confronti di due persone: devono rispondere perlomeno del reato di resistenza a pubblico ufficiale, ma vanno anche verificati gli eventuali illeciti che li hanno spinti a cercare di scappare davanti ai rappresentanti della legge. Sono ai domiciliari in attesa della convalida del giudice.

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