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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Far west in laguna: inseguimento tra pescatori di frodo e Finanza, rischio speronamento

Nella notte tra mercoledì e giovedì imbarcazione sequestrata e 4 caparozzolanti denunciati. Stavano pescando nelle acque antistanti Porto Marghera, interdette per motivi sanitari

La pesca di frodo continua a costituire un settore a suo modo "florido": lo dimostrano i dati forniti dalla guardia di finanza, secondo cui dall'inizio dell'anno sarebbero state sequestrate 18 imbarcazioni irregolari, individuando 200 bracconieri. L'ultimo episodio di contrasto a questa condotta illegale - come reso noto in un comunicato ufficiale delle fiamme gialle - si è verificato nella notte tra mercoledì e giovedì, quando una vedetta delle forze dell'ordine, allertata da una telefonata anonima, si è portata nelle acque antistanti Porto Marghera, come noto un'area interdetta alla pesca per motivi sanitari.

Pesca in acque vietate

Lì è stata invece sorpresa in azione un'imbarcazione, poi sequestrata, dotata di due potenti motori fuoribordo, radar e attrezzature meccaniche dedicate alla pesca di molluschi. Si trattava di caparozzolanti intenti a raccogliere, con metodi meccanici, vongole in grandi ceste. In poche ore ne avrebbero raccolte a tonnellate. 

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Inseguimento con tentativi di speronamento

Alla vista dei finanzieri, i pescatori hanno cercato di scappare innescando un inseguimento ad altissima velocità tra le barene e le secche della laguna. Malgrado gli "alt" intimati, i fuggitivi hanno tentato di speronare le forze dell'ordine, lanciando contro la vedetta ceste cariche di vongole, nel tentativo di provocare un incidente. L'inseguimento sarebbe durato circa 30 minuti, al termine del quale il natante in fuga è stato fermato: a bordo quattro persone, denunciate.  

"Le vongole sarebbero finite sul mercato"

"Evidentemente l'intervento repressivo è avvenuto all'inizio della battuta di pesca di frodo - dichiara in una nota il Reparto operativo aeronavale della Finanza - sono state trovate due ceste da 30 chilogrammi piene di vongole e altre 50 vuote. Se avessero pescato indistrubati - continuano le fiamme gialle - i bracconieri avrebbero portato a casa una tonnellata e mezzo di molluschi pescati in acque pericolose per la salute. Quest'ultimi sarebbero stati poi inseriti nei circuiti di distribuzione, falsificando la documentazione che ne attesta la provenienza". 
 

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