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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Marghera / Strada Statale Romea

Inseguimento in tangenziale, fuga bloccata dalla colonna in Romea

Un 32enne domiciliato in un campo nomadi padovano è scappato dal park del Leroy Merlin. Dopo sette chilometri di fuga l'arresto a Mira

Gli avevano revocato la patente e in virtù dei propri precedenti era anche un sorvegliato speciale del tribunale di Padova. Per questo motivo nel momento in cui ha visto la volante del commissariato di Marghera avvicinarsi ha deciso assieme allo zio di pigiare il piede sull'acceleratore e scappare in fretta e furia a bordo di una Volvo color oro. Nascondendosi il volto con la mano. Inevitabile che la manovra effettuata dal 32enne nel parcheggio del centro commerciale Leroy Merlin martedì mattina verso le 11.10, innescasse subito un inseguimento, proseguito poi per circa sette chilometri ad alta velocità.

Davanti la coppia di fuggitivi, dietro l'auto della polizia, sempre tra i 140 e i 160 chilometri orari. Zio e nipote hanno quindi raggiunto la tangenziale e l'hanno percorsa fino alla barriera  di Villabona. Qui hanno simulato l'ingresso in autostrada in direzione Milano per poi invece cambiare all'improvviso senso di marcia e ritornare in tangenziale. Una inversione a U che ha quindi riportato la coppia sulla statale Romea.

Qui, però, i due non hanno fatto i conti con i piccoli grandi nodi della viabilità veneziana. A un certo punto hanno dovuto alzare bandiera bianca: impossibile avere ragione della colonna di veicoli e mezzi pesanti davanti a loro. Quindi la resa, nel territorio di Mira. Il conducente della Volvo ha segnalato con la mano dal finestrino agli agenti la volontà di fermarsi ed è stato invitato a imboccare l'area di un distributore Agip. A pochi metri sulla sua sinistra. Si concludeva in questo modo un inseguimento che aveva visto diversi sorpassi azzardati, anche con doppia linea continua.

Lo zio è stato allontanato dal Comune di Venezia con un foglio di via obbligatorio, il nipote 32enne, invece, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale aggravata, cui si devono aggiungere le denunce per guida senza patente e il mancato rispetto degli obblighi deribanti dalla sorveglianza speciale. Il gip per lui ha disposto l'obbligo di dimora a Padova fino all'apertura del processo a maggio.

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