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Un'installazione luminosa per ricordare Giovanni Palatucci, il questore che salvò centinaia di ebrei | VIDEO

Si trova sulla facciata della questura di Venezia ed è visibile a chi transita lungo il canale di Santa Chiara e a chi arriva alla stazione di Santa Lucia

Un albero d'ulivo animato e trenta frasi scritte dai giovani alunni della Learning Academy di Cosenza sono stati proiettati questa sera sulla facciata esterna della caserma Albanese di Venezia per ricordare l'anniversario della morte di Giovanni Palatucci, ex questore di Fiume che, tra il 1937 e il 1944, riuscì a salvare centinaia di ebrei dalla Shoah prima di essere egli stesso arrestato. Deportato nel campo di concentramento di Dachau, morì di stenti il 10 febbraio 1945, all'età di 36 anni.

Nel corso della celebrazione, aperta dal Questore di Venezia Maurizio Masciopinto alla presenza della presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano, del prefetto Vittorio Zappalorto e del presidente della Comunità ebraica di Venezia Paolo Gnignati, il sacrificio del "Giusto tra le Nazioni e medaglia d'oro al Merito Civile" è stato ricordato attraverso l'accensione di una installazione luminosa che proietterà sulla facciata esterna della caserma la raffigurazione di un albero di ulivo. Inizialmente piccola e con pochi rami,  la pianta si anima grazie a una linfa fluttuante che scorre lungo il tronco, facendo crescere rami e foglie man mano che compaiono messaggi di pace. Alla base dell'albero saranno proiettate le parole de Il valore della Memoria. L'installazione luminosa, realizzata con il supporto di Vela Spa, sarà visibile per chi transiterà lungo il canale di Santa Chiara e per chi arriverà alla stazione di Santa Lucia.

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