Intercettavano le frequenze radio riservate alla guardia costiera: sanzionati 4 armatori
Si è trattata di un'operazione complessa, condotta dagli uomini della capitaneria di porto dallo scorso dicembre. Un errore degli armatori ha permesso di identificare i pescherecci
Si è trattato di un'operazione complessa, iniziata nel mese di dicembre e portata a termine con le sanzioni amministrative a carico dei trasgressori. Le indagini sono cominciate quando il personale della sala operativa della Capitaneria di porto di Chioggia si è accorto di essere intercettato su frequenze riservate: alcune unità da pesca professionale, infatti, avevano installato a bordo alcuni sistemi in grado di captare i canali radio dedicati, ed erano in grado di conoscere in tempo reale tutti i movimenti delle motovedette in servizio, specie quelle dedite al controllo dei pescherecci.
Ma i pescherecci "furbetti" sono incappati in un errore. Hanno infatti trasmesso accidentalmente le proprie comunicazioni sui canali riservati: gli ispettori della Capitaneria sono così riusciti ad intrecciare i dati delle imbarcazioni in mare con la provenienza del segnale, risalendo così agli armatori. Nei giorni successi gli uomini della capitaneria hanno atteso ed ispezionato quattro imbarcazioni della locale marineria: durante i controlli il personale tecnico della Ministero dello Sviluppo economico e quello della guardia costiera ha appurato la presenza di svariati apparati radio con installati i canali VHF, in grado di intercettare le frequenze rieservate al copro delle Capitanerie di porto.
Ciascun armatore è stato così denunciato per violazione del codice delle comunicazioni e multato per 3mila euro. Tutte le apparecchiature non in regola, per un totale di venti unità, sono state sequestrate. All'installatore, invece, sono stati notificati quattro distinti verbali, dell'importo di 500 euro.