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Cronaca Portogruaro

International Scholarship Award: premiato ricercatore di Portogruaro

Lucio D'Anna, 31 anni, medico neurologo presso la clinica Neurologica dell'universita' degli Studi di Udine verra' premiato per i risultati delle sue ricerche nell'ambito delle neuroimmagini applicate alle demenze

Il portogruarese Lucio D’Anna, 31 anni, medico neurologo presso la clinica neurologica dell’universita’ degli Studi di Udine e dottorando di ricerca presso il dipartimento di Psichiatria, Psicologia e Neuroscienze del King’s College di Londra, e’ uno dei dodici vincitori delI’International Scholarship Award conferita dall’American Academy of Neurology.

IL PREMIO. Ogni anno l’American Academy of Neurology, la piu’ prestigiosa societa’ scientifica statunitense di Neurologia, seleziona dodici giovani ricercatori provenienti da tutto il mondo, per conferire loro questo importante premio sulla base dei risultati delle loro ricerche nel campo delle neuroscienze. In occasione del congresso mondiale, che quest’anno si terra’ a Washington DC il prossimo 18-25 Aprile, il Dottor Lucio D’Anna verra’ premiato per i risultati delle sue ricerche nell’ambito delle neuroimmagini applicate alle demenze.

LO STUDIO. Il lavoro, frutto di una collaborazione con il Prof. Marco Catani del King’s College di Londra e il Prof. Marcel Mesulam della Northwestern University di Chicago, ha avuto come obiettivo quello di individuare le basi neuroanatomiche dei disturbi comportamentali severi nei pazienti affetti da Afasia Primaria Progressiva, mediante una tecnica innovativa chiamata trattografia. “Questi pazienti, spiega Lucio D’Anna, sono affetti da una forma particolare di demenza caratterizzata da un impoverimento progressivo delle capacita’ linguistiche, e con il passare degli anni possono anche sviluppare gravi disturbi comportamentali. La trattografia e’ una tecnica innovativa che permette di studiare in vivo i fascicoli di sostanza bianca che compongono la materia cerebrale. Mediante la trattografia si e’ potuto individuare il fascicolo di sostanza bianca che quando danneggiato sarebbe responsabile dell’insorgenza dei disturbi comportamentali. Si ritiene pertanto che tali risultati significativi potranno permettere in futuro una diagnosi piu’ precoce e un miglior trattamento della loro sintomatologia”.

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