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Cronaca

"Il Governo intervenga in prima persona per salvare Thetis e le sue professionalità"

Al Governo si discute la ripartizione del rimanente Fondo per gli investimenti. I deputati veneti di Articolo Uno presentano un'interrogazione parlamentare sul futuro dell'azienda

In queste ore le commissioni parlamentari stanno esaminando lo schema del decreto del presidente del Consiglio riguardo la ripartizione della rimanente quota del Fondo per gli investimenti, costituito con una dotazione iniziale di bilancio di 1,9 miliardi nel 2017, 3,15 miliardi nel 2018, 3,5 miliardi nel 2019 e 3 miliardi dal 2019 al 2032, per un totale complessivo pari a 47,55 miliardi.

Relativamente alle infrastrutture, saranno finanziati interventi nei sistemi portuali per 541 milioni di euro, dei quali 221 milioni relativi al completamento del sistema Mose. In questo frangente, i deputati di Articolo Uno hanno presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere che il Governo si muova in prima persona per la salvaguardia di Thetis, società legata proprio al Mose attraverso il Consorzio Venezia Nuova.

"Riteniamo - spiega Michele Mognato, uno dei deputati di Articolo Uno - che il Ministro e il Governo debbano intervenire per impedire che un’attività produttività qualificata nel campo delle tecnologie marine, dello sviluppo sostenibile venga chiusa con conseguenze occupazionali e consegnando Venezia sempre più alla sola monocoltura turistica".

L'interrogazione in Parlamento. "Vogliamo sapere - si legge nel testo - se il Governo intenda assumere iniziative per garantire la prosecuzione dell'esperienza di Thetis e il mantenimento dei livelli occupazionali e quali iniziative in particolare intenda assumere, per quanto di competenza, per assicurare che Thetis sia messa in grado di redigere un piano industriale di effettivo rilancio delle attività aziendali e di garanzia degli attuali livelli di occupazione".

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