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Cronaca Santa Croce / Piazzale Roma

Inchiesta Mose, Mazzacurati fa scena muta di fronte al giudice

L'ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, ai domiciliari da venerdì scorso per turbativa d'asta, si è avvalso della facoltà di non rispondere

Si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip Alberto Scaramuzza l'ex direttore generale e presidente del Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurati, raggiunto con altre 13 persone da un provvedimento cautelare nell'ambito dell'inchiesta su turbativa d'asta negli appalti condotta dalla Procura di Venezia.

Mazzacurati, 81 anni dimessosi dal Cvn il 28 giugno scorso dopo esserne stato ai vertici per 20 anni, si è presentato accompagnato dal suo legale di fiducia Giovanni Battista Muscari Tomaioli per un'udienza che è durata una ventina di minuti, il tempo necessario per registrare la formalità di rito.

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Mazzacurati è agli arresti domiciliari per una vicenda che riguarda un appalto, esterno ai lavori del Consorzio, che secondo l'accusa sarebbe stato pilotato nel tentativo di far lavorare delle imprese che pur essendo all'interno del Cvn ricevevano incarichi minori e quindi incassavano meno di altre grosse aziende.

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Nella vicenda sono indagate al momento 14 persone: sette di loro ai domiciliari, altrettanti invece con obbligo di dimora. Di queste, due sono state sentite dal gip (per rogatoria) nei giorni scorsi, altre 11 - compreso Mazzacurati - oggi, e solo una sarà sentità per rogatoria al suo rientro dal viaggio di nozze. Uscendo dal gip, Mazzacurati non ha rilasciato dichiarazioni. "E' una persona anziana e stanca, con problemi di salute" si è limitato a dire il suo legale. (Ansa)

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