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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Marghera / Porto Marghera

Sciopero al porto di Venezia, l'Autorità di sistema portuale: «Il confronto è sempre aperto»

Di Blasio: «Avviato un percorso trasparente e allargato». Giovedì e venerdì altri due giorni di braccia incrociate per i lavoratori della Nuova Clp. L'Autorità: «Capisco i valori che discendono da anni di operatività sulle banchine. Non è in discussione»

«Da tre settimane abbiamo avviato un percorso trasparente e allargato, il tavolo di confronto è sempre aperto». L'Autorità di sistema portuale del mar Adriatico settentrionale, con il presidente Fulvio Lino Di Blasio, interviene mentre è in corso il primo dei tre giorni di sciopero proclamati dalle sigle confederali territoriali dei trasporti, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, contro il nuovo bando proposto dal porto che, ad avviso delle rappresentanze che portano le richieste di 150 lavoratori della Nuova Clp, toglie sicurezze e tutele agli operatori.

«Il bando riguarda l’autorizzazione all’intermediazione di lavoro temporaneo nel sistema portuale del mar Adriatico settentrionale dove, al momento, operano due compagnie, Nuova Compagnia lavoratori portuali (Venezia-Porto Marghera) e Serviport (Chioggia), la quale ha preso le distanze dall’iniziativa non aderendo allo sciopero - spiega il presidente - L’Autorità ha avviato fin da subito, riconoscendo l’importanza del tema, un percorso di confronto con organizzazioni sindacali, terminalisti e compagnie, già adottato per altre questioni come ad esempio il Piano operativo triennale e per il regolamento concessioni. Il tavolo è aperto, lo è stato fin dall’inizio e lo sarà fino alla pubblicazione del bando. Gli strumenti di protesta cui hanno fatto ricorso le organizzazioni sindacali, subito dopo la prima riunione del percorso di confronto con la dichiarazione di stato di agitazione e sciopero  – aggiunge Di Blasio –​ appaiono fuori scala nella durata temporale di tre giorni e non collegati alla richiesta di apertura di un tavolo, che era già stato avviato dall’AdSP con tutte le parti».

«Il nostro intento – conclude il presidente – è lavorare per la sicurezza dei lavoratori, per dare prospettive al lavoro portuale e per giungere ad avere un servizio che garantisca un’organizzazione del lavoro portuale in linea con le esigenze di efficienza di un porto moderno e basata su una sana e corretta gestione finanziaria. Siamo consapevoli del valore identitario delle due compagnie, di Venezia e Chioggia, e del sistema valoriale che discende da anni di lavoro sulle nostre banchine e sulle nostre navi: si tratta di aspetti che non sono in discussione. Sono sicuro che la via del dialogo resti la strada migliore per costruire insieme un servizio che garantisca lavoro, sicurezza e competitività dei nostri scali».
 

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