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Cronaca

Folle nel weekend, Zaia: «Comportamenti che hanno conseguenze». Ordinanza in vista?

Intervista del governatore al Corriere della Sera, nella quale ha specificato l'assurdità di imporre altre restrizioni in Veneto, ma l'obbligo di farlo nel caso di necessità

«Mi sembra chiaro che non abbiamo più paura di morire. Io non sono per uno stato di polizia, ma deve essere chiaro a tutti che certi comportamenti hanno delle conseguenze». Lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia nel corso di una intervista pubblicata oggi dal Corriere della Sera.

Le persone ricoverate attualmente negli ospedali veneti sono 3.244, oltre mille in più rispetto al picco di ricoveri durante il lockdown; in terapia intensiva ce ne sono invece 369, mentre la punta massima della primavera era stata 369. «Lo vedete in tutti i telegiornali - ha detto Zaia - questo weekend le città italiane sono state prese d'assalto». Il governatore ha spiegato come per una parte minoritaria delle persone la gestione del Covid sia solo un problema delle istituzioni, quindi burocratico.

Incontro con i sindaci delle città capoluogo

Zaia oggi incontrerà i sindaci di tutte le città capoluogo venete per valutare la situazione, che potrebbe prevedere anche una nuova ordinanza. «Mi sembra comunque strano dover fare un'ordinanza per qualcosa che è già previsto dalla legge», si legge nell'intervista al Corriere. «Se dovrò fare qualcosa, lo farò. Non mi sono mai tirato indietro».

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