Ridurre i rischi al minimo: i volontari della protezione civile incontrano la popolazione
"Io non rischio", iniziativa nazionale sabato 14 ottobre. In piazza Ferretto a Mestre gli operatori da cinque comuni della provincia. Ci sarà una caccia al tesoro alla scoperta del territorio
Una campagna nazionale sulle buone pratiche della protezione civile e di sensibilizzazione sul tema della prevenzione. È "Io non rischio", iniziativa in programma sabato 14 ottobre nelle piazze di tutta Italia (a Mestre in piazza Ferretto dalle 9.30 alle 18). L'idea nasce dalla consapevolezza che le persone più adatte a fare informazione sui rischi del territorio sono proprio i volontari della protezione civile, ovvero coloro che vivono e operano sul territorio e contemporaneamente conoscono istituzioni locali e cittadini.
In laguna la campagna si arricchisce, rispetto alle edizioni precedenti, di un evento legato alla conoscenza dei luoghi di rischio, una caccia al tesoro che si svolge in 6 tappe corrispondenti ai punti più significativi dal punto di vista del rischio (alluvione, terremoto, maremoto). Hanno aderito cinque organizzazioni locali di protezione civile con relative ammnistrazioni comunali: Mira, Mirano, Pianiga, Spinea e Venezia. Tutte le informazioni su https://iononrischio.protezionecivile.it
Secondo la Regione Veneto si tratta di una "un’intelligente occasione per incontrare e conoscere i volontari di protezione civile". "Sono migliaia gli uomini e le donne - comunica l'assessore regionale alla Protezione civile - che si impegnano in prima persona e hanno un ruolo fondamentale anche nella prevenzione, non solo nella gestione delle emergenze, e per questo vanno sempre ringraziati".
Aggiunge l'assessore comunale D'Este: "Trovo sia lungimirante la scelta di invitare volontari e amministrazioni comunali a lavorare insieme. Inoltre è fondamentale sostenere il dialogo con la popolazione e promuovere questa occasione di comunicazione e prevenzione informando i cittadini, soprattutto i più giovani. Insegnando ai ragazzi le buone pratiche, grazie anche agli incontri nelle scuole, si formano persone responsabili e attente e contemporaneamente si coinvolgono gli adulti".
L’idea è promossa dal dipartimento nazionale della protezione civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica.
Il cuore dell’iniziativa – giunta quest’anno alla settima edizione – è proprio il momento dell’incontro in piazza tra i volontari e la cittadinanza. Ma l’edizione 2017, come detto, sarà un’occasione speciale, perché le piazze si arricchiranno di iniziative ed eventi: i volontari, infatti, accompagneranno la cittadinanza in un percorso legato alla conoscenza dei rischi specifici del territorio e alla memoria dei luoghi.