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Cronaca Mirano / Via Zinelli, 1

L'Ipab Mariutto riparte con le visite dei parenti

Avverranno attraverso una vetrata o all'aperto ma a distanza. L'ospite potrà vedere i propri congiunti e conversare con loro per 15 minuti

A fine febbraio la casa di riposo Luigi Mariutto di Mirano chiuse tutte le porte della struttura per proteggere i propri residenti dallo stato dichiarato di emergenza pandemica. Da matà marzo, per mantenere le relazioni affettive tra anziani e congiunti, è stato attivato un servizio di videochiamate coordinato dagli educatori, che ha visto coinvolto tutto il personale dei diversi nuclei. Lunedì 11 maggio la residenza volta pagina.

La fase 2

Anche l'Ipab Mariutto entra nella fase 2 proponendo un nuovo percorso relazionale. I famigliari degli ospiti potranno, solo esclusivamente su prenotazione, incontrare i loro anziani attraverso una vetrata protettiva. Sono stati individuati degli spazi specifici per ogni residenza. L’anziano anche costretto a letto, se non compromesso a livello sanitario (verrà accompagnato al piano terra della residenza anche con il proprio letto), potrà vedere finalmente i propri congiunti e conversare con loro per 15 minuti. 

Videochiamate e corrispondenza

Non ci saranno contatti con il personale poiché comunque le residenze restano per il momento ancora inaccessibili. Il progetto è condiviso da tutto il personale: educatori, assistenti sociali e psicologi saranno in prima linea per un supporto anche psicologico. Chi non sarà in grado di prenotare l’incontro, potrà comunque mantenere il contatto attraverso la videochiamata, sempre su prenotazione, ed è riaperta la corrispondenza cartacea attraverso la cassetta della posta rossa collocata all’ingresso dell’Ente in cui lettere, foto, disegni, verranno prontamente recapitati ai destinatari.

Le attività

«Ad oggi - scrive l'Ipab Mariutto - per rispettare le normative vigenti imposte dall’emergenza siamo costretti a mantenere la sospensione di tutte le manifestazioni di grande gruppo, ma gli anziani continuano le attività, in piccoli gruppi, da loro molto gradite quali: la tombola, la lettura, i laboratori creativi, l’ascolto della musica, passeggiate nel parco interno, brevi momenti di preghiera anche attraverso un video che settimanalmente viene inviato dalla Parrocchia San Michele di Mirano per trasmettere agli anziani la vicinanza dei sacerdoti, in particolare di don Ivone, referente spirituale all’interno della struttura. L’obiettivo è tutelare la salute dei residenti, cercando però di mantenere una quotidianità il più possibile normale».

Indicazioni

Le visite protette tra anziani e famigliari avverranno nelle residenze. Gli incontri saranno effettuati attraverso delle vetrate o in lontananza dalle terrazze, con la supervisione del personale dedicato, i famigliari dovranno entrare negli spazi indicati muniti di guanti e mascherina e massimo due persone per volta. Per facilitare la comunicazione tra anziani e famigliari attraverso i vetri o la terrazza, verrà usato il tablet.
 

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