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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Tecnologia al servizio della disabilità: nuovi iPad braille per 5 ragazzi ciechi

Tablet completi di tastiera e barra compatibile messi a disposizione dalla Provincia per il progetto dei servizi sociali. L'esperto tiftologo: "Si aprono nuove possibilità di apprendimento"

"Questa è una delle azioni che la Provincia di Venezia ha messo in campo per confermare e potenziare i servizi offerti ai disabili sensoriali nel nostro centro, che offre un servizio a 90 cittadini disabili". Questo il commento dell'assessore provinciale ai Servizi Sociali, Giacomo Grandolfo, nella cerimonia di consegna di cinque postazioni iPad ad altrettanti ragazzi non vedenti. A Giacomo, Davide, Simone, Giacomo e Salvatore sono andati cinque tablet completi di tastiera e barra Braille per la sperimentazione dell’utilizzo delle nuove tecnologie. "Il progetto - spiega Grandolfo - rientra nell’ottica di adottare, oltre al supporto dei lettori e l’attività di logopedia, tutte le possibili innovazioni tecnologiche che consentano di facilitare la vita di relazione, di apprendimento e familiare dei ragazzi. Ciò significa lavorare anche per favorire la loro autonomia individuale. Anche per l’anno prossimo vogliamo proporre il progetto".

L’esperto Claudio Signorini della Provincia di Mantova, tiflologo non vedente, ha illustrato le caratteristiche tecniche degli iPad e le numerose possibilità per studio e gioco: "E’ importante costruire con gli studenti un percorso formativo che permetta loro di apprendere attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie. Nell’iPad ci sono libri complessi, testi scolastici ma anche giochi che divertono e aiutano a capire, facendo pratica, la strumentazione". Il progetto "iPad" nasce e si sviluppa a partire dall’esperienza maturata dal Laboratorio Tiflotecnico del quale la Provincia di Venezia dispone da più di un decennio e che ora è parte integrante del Centro servizi per le disabilità sensoriali. Attraverso il Laboratorio vengono elaborati e prodotti testi scolastici adeguati rispetto al deficit visivo per un centinaio di bambini e ragazzi ipovedenti o ciechi. Il costo di questo progetto è di 20 mila euro che si sommano al milione e 800mila euro che nel 2012 la Provincia ha investito nei sevizi per le disabilità sensoriali.

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