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Cronaca

Bimbo morto a 5 anni, la Regione ha avviato un'ispezione

Dopo il primo ricovero a Adria, era stato salvato a Chioggia da tre arresti cardiaci, prima di morire a Padova. Zaia: «Vogliamo ricostruire il percorso, parlare con gli operatori e vedere le cartelle cliniche»

La Regione ha avviato un'ispezione per fare chiarezza sulla morte del bambino di 5 anni, residente in provincia di Rovigo, preso in cura nell'arco di una giornata da tre differenti ospedali veneti. «Davanti a una tragedia come questa, - ha spiegato oggi il presidente Luca Zaia - non potevamo fare altrimenti. L'assessore Lanzarin ha avviato gli accertamenti per fotografare subito la situazione. Immagino che altre autorità apriranno un fascicolo».

Sarà una ispezione "super partes", come riferito dal governatore, con la quale ricostruire il percorso, «sentire gli operatori di tutti gli ospedali e valutare passaggi e cartelle cliniche».

Il bimbo era stato visitato domenica mattina all'ospedale di Adria (Rovigo) e dimesso con la diagnosi di gastroenterite. Come riferito da Ulss 3, era stato poi ricoverato in Pediatria a Chioggia per il persistere dei sintomi e salvato in tarda serata «da un improvviso arresto cardiaco». A quel punto i medici avevano deciso per il trasferimento alla Terapia intensiva pediatrica di Padova, "ma nel frattempo si sono manifestati altri due episodi di arresto cardiaco, ripresi con le manovre rianimatorie". Stabilizzato, il paziente era stato portato all'ospedale patavino alle 3 di notte, prima di morire alle 7 per un ulteriore peggioramento delle sue condizioni.

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