Italia Nostra scrive a Gentiloni: "No grandi navi in laguna, si ridimensioni la Marittima"
Nella lettera, in 12 punti, vengono indicati tutti gli aspetti essenziali per salvaguardare Venezia. L'associazione ribadisce di non essere contro la portualità turistica in laguna
Il Porto di Venezia deve essere pensato "come sito integrato nella rete portuale dell'Alto Adriatico" e quindi "si possono spostare le navi da crociera in porti compatibili con le dimensioni sempre crescenti di queste". L'auspicio è contenuto nella lettera inviata dal presidente di Italia Nostra Oreste Rutigliano al presidente del consiglio Paolo Gentiloni.
Salvaguardare la laguna di Venezia
Nella lettera sono ricordati tutti i temi che per l'associazione dovrebbero garantire la salvaguardia della laguna di Venezia. Inoltre si rileva che "non è ancora stata diffusa alcuna informazione riguardo alla politica del Governo sulla razionalizzazione delle competenze dei tre porti dell'alto Adriatico: Ravenna, Trieste e Venezia". Per Italia Nostra, senza una vera strategia di insieme dell'alto Adriatico, dove è necessario stabilire la funzione dei porti, ogni intervento che si limiti alla risoluzione del problema del singolo sito non ha alcuna speranza di essere efficace e porterà a uno spreco di denaro pubblico".
Una lettera per punti
Nella lettera vengono quindi dettagliate in 12 punti, anche attraverso l'elencazione delle diverse norme, le questioni ritenute importanti per la salvaguardia di Venezia, dalla fuoriuscita delle Grandi Navi dalla laguna ai progetti per le bocche di porto, alla pressione dei turismo su Venezia, alla luce anche del tema del controllo degli accessi, alla realizzazione di un avamposto galleggiante dove fermare le navi, alla costituzione di una commissione nazionale per la comparazione delle alternative alla situazione attuale. Italia Nostra, all'ultimo punto, evidenzia di essere stata sempre favorevole alla cosiddetta "Opzione 0", "che non significa rinunciare alla portualità turistica ma accogliere solo navi ritenute compatibili, salvaguardando e riconvertendo la Marittima a tale portualità e spostando le mega navi in siti diversi da una laguna preziosa e da una città storica, degne entrambe di essere tutelate e conservate per l'umanità intera".