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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Mose, avviate le prove tecniche per il Jack-up: spesi 8,5 milioni di euro per la riparazione

La nave per la movimentazione delle paratoie, costata 50 milioni, è rimasta ferma all'Arsenale per oltre 6 anni. Si ruppe alla prima partenza programmata, nel 2014

Il Jack-up è ripartito, una buona notizia nei lavori del Mose. A che prezzo, però: 8 milioni e mezzo di euro per riparare la grande nave attrezzata per la cui realizzazione ne erano già serviti 50. Uno scandalo nello scandalo, visto che l'imbarcazione, ben riconoscibile per le sue caratteristiche ed il colore giallo, è rimasta ferma per sei anni dal momento della sua ultimazione. Lo riporta La Nuova Venezia.

Avaria all'inaugurazione

Fu ideata dalla Technital, azienda veronese del gruppo Mazzi progettista del Mose, e costruita dalla Mantovani. Era stata progettata con la funzione di rimozione e spostamento delle paratoie delle dighe mobili, solo che non funzionava: al momento della prima uscita, nel 2014, si era verificata un'avaria al motore, oltre al cedimento della grande gamba metallica di appoggio sul fondale.

In cantiere

Tutto da rifare, insomma. Il Jack-up è stato portato in un cantiere di Ravenna per le operazioni di riparazione, quindi "parcheggiato" a ridosso dell'Arsenale, a Venezia. Nel frattempo le sue funzioni sono state svolte da una speciale imbarcazione presa a noleggio. In questi giorni, finalmente, la "nave gialla" è ripartita, con un capitano e quattro uomini di equipaggio. E' stata condotta alla bocca di porto del Lido per le prove tecniche necessarie, ovvero sollevamento e tenuta del sistema di posizionamento.

Lavori in corso

Accantonata, dopo la scoperta del giro di mazzette e con l'arrivo dei commissari, l'idea di costruire un secondo Jack-up, gemello del primo: sarebbero stati altri 50 milioni di euro, una cifra che a questo punto il Consorzio Venezia Nuova non poteva più permettersi. Per fine settembre partiranno le operazioni di posa delle ultime 20 paratoie, al Lido sud. A Malamocco l'installazione è in corso, mentre a Treporti e Chioggia è conclusa. I problemi non mancano, a cominciare dalla rapida corrosione dei materiali e delle cerniere. E i costi di manutenzione saranno, anche quelli, molto alti.

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